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Segio e Bernocchi, dibattito su Br e sindacato
Publie le domenica 2 novembre 2003 par Open-PublishingL’ex di Prima Linea, che ha appena scontato 30 anni di carcere, e il portavoce dei Cobas a confronto su un forum online.
di Alessandra Fava
MILANO - L?intervista di Carlo Bonini a Sergio Segio, ex di Prima Linea, pubblicata su Repubblica, in cui si parla di collegamenti tra le Br e movimento (?Le Brigate Rosse coabitano nel movimento, hanno infiltrato il sindacalismo di base. Sono interne alle loro sedi, al loro dibattito politico?) ha scatenato il dibattito sul sito di Indymedia, con due ospiti di rilievo, veri e non fittizi: Piero Bernocchi portavoce dei Cobas, movimentista per eccellenza che ha partecipato negli ultimi anni a tutti gli appuntamenti, manifestazioni e meeting internazionali e Sergio Segio appunto, che a settembre ha finito di scontare 30 anni di carcere per diversi fatti di sangue tra cui, tra cui l’ omicidio del magistrato milanese Emilio Alessandrini.
Alle 14,51 di mercoledì pomeriggio Bernocchi posta il suo commento: ??Segio, non bastano i danni che hai già fatto???. L?attacco già la dice lunga: ??Sergio Segio, ex-leader di Prima linea, non sembra accontentarsi dei danni catastrofici da lui (e da tutto il brigatismo italiano) inferti alle lotte dei movimenti, dei lavoratori/trici, degli antagonisti e degli anticapitalisti nel nostro paese ? si legge all?inizio ? Segio prende di petto il movimento antiliberista, il sindacalismo di base (insomma, i COBAS), i disobbedienti??.
Secondo Bernocchi non sta in piedi l?accusa, dell? ??l?ineffabile ex-killer??, come definisce il brigatista: ??Siccome parlano di casa e di lavoro precario, sono infiltrati tra chi, come i Cobas o altre componenti di movimento, la battaglia su tali temi la fa tutti i giorni ? scrive Bernocchi - Con tali argomenti bisognerebbe cercare anche nelle parrocchie, nelle ONG, nell?associazionismo cattolico, nel volontariato, tra i boy-scouts che tali argomenti li trattano spesso, seppur non con la nostra continuità. O magari, visto i Cobas sono antimperialisti, che abbiamo osteggiato la guerra in Afghanistan e in Iraq, ci si potrebbe addebitare anche Al-Qaeda e soci, che, anch?essi, si dichiarano nemici dell?imperialismo USA??.
Quanto alla testimonianza di Segio sull?aver visto un manifestante a Milano che scrive su un muro ?Galesi spara ancora??, con qualche riminiscenza giottesca, Bernocchi ribadisce: ??non avendolo fermato lui, ora sarebbe anch?esso complice/infiltrato??, e aggiunge: ??su una minchiata del genere ci si costruisce una pagina di teorema accusatorio???.
E infine Bernocchi ribadisce che ??abbiamo sempre considerato il brigatismo, di ieri e di oggi, (la folle idea di far crescere l?opposizione al sistema ammazzando avversari politici) distruttivo e catastrofico per ogni prospettiva di miglioramento sociale, per i movimenti di massa, per coloro che vogliano cambiare radicalmente la società, per chi si oppone alla società capitalistica e vorrebbe che sparisse il dominio del profitto e della mercificazione globale??.
Segio non si fa aspettare, evidentemente è anche lui un lettore di Indymedia. Morale che alle 17,44 posta la sua risposta, dal titolo secco, ??Risposta a Bernocchi??.
Per lo più un mea culpa: ??Anch?io ho fatto la mia parte nel produrre questi danni, con l?organizzazione armata Prima Linea di cui ho fatto parte. È successo 25 anni fa. A differenza di quanto è avvenuto per le BR, nel 1983 abbiamo collettivamente e pubblicamente sciolto PL. Io e l?intera Prima Linea ci siamo assunti la responsabilità umana e politica dei danni prodotti??.
E ancora ??Abbiamo scontato lunghe pene. Io ho terminato la mia poche settimane fa. Nell?intervista a Repubblica che Bernocchi mi contesta, parlavo dei danni che oggi il brigatismo produce, sempre e ancora nei confronti dei movimenti, dei lavoratori e della società tutta. E dell?assenza di memoria e della pervicace miopia che lo rende possibile. E indicavo dunque la necessità di contrastare politicamente l?opzione delle armi e la proposta brigatista??.
Quindi aggiusta il tiro: ??Le BR si muovono, oggi come allora, in una logica di partito che vuole prevaricare e imporsi nei confronti dei movimenti, tentando di arruolarne singoli militanti. Questi movimenti sono visti dalle BR come avversario politico. Di più: sono disprezzati e non conosciuti nella loro essenza sociale e politica. Esattamente com?è stato per il movimento del 77? E ovviamente per reclutare bisogna frequentare. Per reclutarne singoli militanti bisogna puntare sulla sconfitta del movimento??.
Secondo Segio, le Br stanno proprio nel sindacalismo di base e nella Fiom: ??Per contrastare le BR occorre riconoscere la loro identità, che è quella di militanti comunisti. Che una volta spesso avevano in tasca una tessera del PCI o del sindacato e che oggi, fatte le debite proporzioni di numeri e di contesti, hanno quella del sindacalismo di base e della FIOM, come nel caso di 3 su 6 degli ultimi arrestati?. Non significa certo che i Cobas siano compiacenti o contigui alle BR. Sarebbe una enorme stupidaggine, che non ho mai detto né pensato??.
A proposito del centro sociale Blitz di Roma a cui avrebbe aderito un gruppo dei presunti brigatisti, Segio stigmatizza: ??è un fatto che Galesi e altri gravitavano e militavano in un centro sociale romano e nelle lotte per la casa e contro il precariato?. Il che non significa che i centri sociali siano compiacenti o contigui con le BR: sarebbe un?altra stupidaggine che non ho mai detto né pensato. Ho detto, e lo ripeto, e lo dimostrano questi fatti citati, che le BR sono interne ai luoghi e al dibattito del movimento??.
Quindi ribadisce la necessità del dibattito all?interno del movimento: ??qualcuno ben più interno di me ai movimenti dovrebbe assumersi il coraggio e la lungimiranza di farla. Ma farla per davvero.??.
Il dibattito è aperto.