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TUTTI ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO L’INCENERITORE SABATO 13 DICEMBRE DA PIAZZA POCH. ALLE 14.30

Publie le venerdì 12 dicembre 2003 par Open-Publishing

INCENERITORE=TUMORE

Entro metà dicembre Comune e Provincia decideranno per la localizzazione dell’inceneritore come
soluzione per il problema della discarica di Scarpino. Ma

E’ INDETTA UNA PROTESTA POPOLARE CONTRO UNA SCELTA CHE I POLITICI STANNO PRENDENDO
IN SORDINA

TUTTI ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO L’INCENERITORE A SCARPINO
SABATO 13 DICEMBRE DA PIAZZA POCH. ALLE 14.30.

Gli abitanti che vivono nei pressi di un inceneritore
hanno probabilità di contrarre un cancro del 150 % superiori a quelle del resto della popolazione.
Lo sostiene uno studio epidemiologico recentissimo effettuato da ricercatori dell’Università
francese di Besancon, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica "American Journal of
Epidemiology"

L’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente e l’Agenzia internazionale per la ricerca sul
cancro hanno classificato le diossine che escono dagli inceneritori come un fattore cancerogeno
per l’uomo.

L’INCENERITORE E’ DANNOSO ALLA SALUTE DI TUTTA LA CITTA’: C’ E’ PERICOLO DI INQUINAMENTO
ATMOSFERICO, E INQUINAMENTO DELLE ACQUE PER I LAGHI DEL GORZENTE=ACQUEDOTTO.

Abitare dall’altra parte della città non evita il problema: l’inquinamento riguarderebbe tutta
Genova. Ricordiamo che il 90% dei tumori è di origine ambientale e non genetica, per non parlare
delle malformazioni riscontrate nei neonati nei pressi degli inceneritori....

Inoltre gli inceneritori riescono solo a trasformare la spazzatura riducendola quantitativamente,
ma il 30% rimane sotto forma di polveri ultrafini tossiche e cancerogene che necessitano di
particolari discariche (non certo a cielo aperto) per essere stoccate. Con l’inceneritore la rumenta
aumenta comunque, diminuisce è vero il volume dei nuovi rifiuti ma peggiora il tipo di scorie che
vanno comunque collocate dove??? In una bella e nuova discarica una scarpino 2 per la quale
"regalano" la strada per raggiungerla.
Perché altrimenti costruire adesso la strada, se non per utilizzarla per trasportare (con pesanti
costi economici e ambientali) le stimate 370.000 tonnellate di rifiuti che da 67 Comuni della
Liguria verranno a bruciare sopra le teste della delegazione, che tra residenti e lavoratori ha la più
alta densità di popolazione ?

NON E’ L’UNICA SOLUZIONE ESISTE UN PIANO RIFIUTI ALTERNATIVO basato sul riciclaggio spinto (a
Genova praticamente il riciclaggio non funziona) il compostaggio, la biossidazione
Nel caso si decidesse di costruire comunque questo genere di impianto non si può assolutamente
pensare di farlo in mezzo alle case, le scuole gli ospedali.