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MANIFESTO 17-10
Un Cavaliere scivolato sullo strapuntino
Caduto per le scale, escluso dal summit sulla difesa, oscurato da Fini — Cronaca di un calvario
FRANCESCO PATERNO’
BRUXELLES - Una coalizione di governo che sta un po’ all’opposizione, un’Europa che non freme
all’idea di darsi una costituzione all’ombra della presidenza italiana dell’Unione, degli alleati come
Francia, Germania, Gran Bretagna e Belgio che si riuniscono per conto loro e parlare di difesa,
tema cruciale, senza dirglielo. Silvio Berlusconi è venuto a Bruxelles dopo aver frenato in casa una
crisi di governo ma si capisce che per lui non è aria. L’incontro dei quattro paesi dietro le
quinte di un vertice dell’Unione presieduto dall’Italia è lo smacco più grave. Il progetto di dotare
l’Europa di un sistema di difesa autonomo dalla Nato ha fatto infuriare a più riprese gli
americani, che hanno addirittura strapazzato i loro amici inglesi con l’accusa di essere passati al nemico.
Qualcosa si farà, una forza autonoma, un’agenzia per coordinare le industrie degli armamenti; ma
quando, come e dove restano problemi aperti, su cui i quattro paesi hanno evidentemente le idee più
chiare del governo italiano, considerato forse troppo filo-americano. L’argomento, previsto in
discussione comune ieri a cena, probabilmente sarà andato di traverso al Cavaliere. Il quale, in una
conferenza stampa poco prima di sedersi a tavola, ha provato a smentire: l’incontro è stato
dedicato all’Iraq, mentre fonti diplomatiche francesi e belghe confermavano altre notizie.
La giornata storta di Berlusconi era in realtà cominciata malissimo il giorno precedente, quando
scivolava malamente al termine di una riunione del Partito popolare europeo. Claudicante, per molti
colleghi e per i suoi portavoce è stata questa l’unica notizia sul vertice per molte ore, quasi
fosse stata malignamente un segno dei problemi con Fini e di quelli con gli alleati.