Home > VECCHI E NUOVI FASCISTI FUORI DA RAVENNA
Il 20 novembre del ’44 a Ravenna 2 pompieri partigiani sono stati fucilati
dai fascisti. Ora dovremmo assistere alla provocazione della presenza del
sottosegretario alla Difesa, Berselli di AN, di un partito, cioè, erede di
Salò, da cui vorrebbe sdoganarsi?
Noi la pensiamo come i parenti dei partigiani trucidati che negano la loro
presenza a questa celebrazione, a cui invece parteciperà il governo locale
di "sinistra", ancora una volta in prima fila quando si tratta di
revisionismo, storico e politico. Come se si potessero mettere sullo stesso
piano fascisti e partigiani!
Ad AN non serve più la retorica da repubblichini in camicia nera ed è così
che cerca di sdoganarsi da un passato poco spendibile. Questo non significa
che il testimone del fascismo di allora non sia stato raccolto. Come si
possono chiamare, se non espressioni di un regime neofascista in costruzione
(avanzata), le mattanze e l’uccisione di Carlo Giuliani a Genova del G8, col
presidente del partito di Berselli, Fini, nella caserma di Genova. AN che
vuole fare i conti col suo passato è la stessa in prima fila nella
repressione da stato di polizia, come accaduto all’ospedale S. Paolo a
Milano dopo l’uccisione di Dax, oppure coi teoremi che mettono in galera gli
oppositori e lavoratri che si basano su leggi fasciste (dal 270 bis al
"concorso morale")?
Per non parlare della retorica sul tricolore e sulla
guerra infinita che AN e il governo appoggiano militarmente contro la
volontà del popolo italiano, a cui rapinano i finanziamenti alla scuola
pubblica, alla sanità e ai contratti, o della schifosa retorica populista
contro gli scioperanti dei trasporti pubblici, lavoratori con 850 ? al mese
strumentalizzando una presunta avversione agli scioperi della "cittadinanza"
. Vogliamo parlare anche della censura televisiva figlia del monopolio dell’
informazione di un’oligarchia che ha origini piduiste, le cassette su
Priebke distribuite da un deputato di AN amico di FN? O della crociata
contro gli spinelli per mascherare la repressione nelle scuole?
In questo contesto di politiche repressive, liberticide, s’inserisce il
disegno di legge Pisanu di legge che ingloba i Vigili del Fuoco nel corpo
militare, così da poterne usufruire con compiti di ordine pubblico come è
successo a Ravenna nella mattina del 20 novembre 2003 quando agenti digos
hanno usato i loro mezzi e le loro divise per una perquisizione.
Crediamo che il modo migliore per celebrare i partigiani sia fare sentire la
voce dei sinceri antifascisti sul luogo. Facciamo appello ai lavoratori, ai
giovani, per un
PRESIDIO ANTIFASCISTA GIOVEDI’ 4 DICEMBRE ALLE ORE 12
AL CIPPO DI VICOLO DEI FRANCESI
RAF RAVENNA
E mail raredblock@libero.it
Cip via punta stilo, 15