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Violazione in Italia della libertà d’informazione
Publie le domenica 26 ottobre 2003 par Open-PublishingI capigruppo del Parlamento Europeo hanno avviato l’iter di una risoluzione parlamentare sulle violazioni in Italia della "libertà di espressione e di informazione", come richiesto dagli onorevoli Lucio Manisco, Giuseppe Di Lello, il gruppo della Sinistra Unificata e da altri 34 eurodeputati. (segue)
E’ la risposta di Strasburgo all’ampia e allarmante documentazione fornita dalle inchieste internazionali di agenzie autorevoli e indipendenti, come l’European Federation of Journalists, la Reporters sans Frontières e la Rete Europea di Esperti Indipendenti sui Diritti Fondamentali: inchieste che evidenziano l’estrema concentrazione della proprietà dei media nelle mani del Presidente del Consiglio, ma anche le censure, i licenziamenti, le sostituzioni dirigenziali e le intimidazioni sulle agenzie pubbliche e private di cui si arroga, indirettamente, il controllo.
Si tratta di una decisione istituzionalmente clamorosa, in quanto l’assemblea di Strasburgo non si era mai prima avventurata a mettere il naso negli affari interni dei singoli paesi in tali materie. Proprio per questo, i capigruppo hanno diplomaticamente stabilito che l’indagine parlamentare dovrà anche estendersi al quadro globale dei «rischi di violazione dei diritti fondamentali nell’Unione Europea».
Si rallegrano le centinaia di cittadini e di associazioni europee che si sono mobilitate negli ultimi mesi sul problema, tutto italiano, e sulle sue pericolose implicazioni internazionali.
Da Articolo21