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Attaccata la Sorbona occupata, Parigi raccontaci...

Publie le sabato 11 marzo 2006 par Open-Publishing
6 commenti

Dazibao Lavoro - Disoccupazione Movimenti Scuola-Università Repressione Francia Doriana Goracci

Occupazione della Sorbona in video qui

Video Sorbona del 11.03.06 all’una di notte qui

ATTACCATA DAI CRS LA SORBONA OCCUPATA

Francia, la polizia fa irruzione alla Sorbona

Sgomberati i 400 universitari, rimasti nelle aule anche di notte. Hanno resistito allo strenuo e ci sono dei feriti, tra cui 11 agenti

PARIGI - Si e conclusa all’alba l’occupazione dell’universita della Sorbona, a Parigi, dove centinaia di studenti erano asserragliati da tre notti per protestare contro il Cpe, la legge sul contratto di primo impiego voluta dal governo conservatore del premier Dominique de Villepin per combattere la disoccupazione giovanile, ma che agevola i licenziamenti senza giusta causa. Gli scontri con le forze anti sommossa erano tornati a divampare in serata e intorno alle 4 del mattino un gruppo di agenti con manganelli e gas lacrimogeni ha fatto irruzione nell’ateneo, stroncando i tentativi dei giovani di opporsi: nel giro di dieci minuti il complesso e stato completamente evacuato.

Gli studenti avevano cercato di fermare la carica formando una catena umana al grido di , ma non sono riusciti a evitare la resa, anche se sono scoppiati nuovi disordini che hanno provocato diversi feriti: tra questi almeno undici polizitti, un dimostrante e un fotografo che stava seguendo gli sviluppi della vicenda. Dall’inizio dell’occupazione sono 31 le persone rimaste ferite. Sgomberi analoghi hanno avuto luogo nella notte anche in numerose altre delle 85 universita di Francia presidiate nei giorni scorsi dai manifestanti.

SCONTRI NELLA NOTTE - Nella notte c’erano gia stati scontri tra polizia e manifestanti in place de la Sorbonne e nelle zone circostanti. Alcuni gruppi di giovani protestavano contro la nuova legge sul lavoro, ne sono scaturiti tafferugli con lanci di lacrimogeni da parte della polizia e di vari oggetti da parte dei manifestanti. Anche gli studenti asserragliati nella Sorbona hanno partecipato gettando contro i poliziotti un po’ di tutto, dagli estintori alle sedie ai libri. All’interno gli studenti si erano preparati a un eventuale assalto accumulando oggetti pesanti davanti ai portoni di ingresso. Gli incidenti, cominciati verso mezzanotte sulla piazza antistante l’universita, sono proseguiti in boulevard Saint Michel, dove sono state smantellate piccole barricate.

dal corriere.it


Qui, tra queste vette, ci siamo convinti che concentrare il capitale in poche mani non è la soluzione per i poveri del mondo. Per questo motivo abbiamo l’obbligo di cambiare i modelli economici della privatizzazione, della messa all’asta. Tutto questo deve finire, e stiamo cominciando da qui, insieme.[Evo Morales. Discorso ad Abia Yala]


Messaggi

  • 11.03.2006 Parigi, sgombrata con la forza la Sorbona occupata di red

    La Sorbona è stata sgomberata all’alba di sabato. L’assalto è iniziato attorno alle quattro del mattino, prima delle prime luci, dopo che già venerdì sera c’erano stati tafferugli tra studenti e forze dell’ordine. Lo storico ateneo parigino è stato evacuato in una manciata di minuti, un blitz. Ma prima i poliziotti in assetto antisommossa hanno dovuto sfondare le barricate improvvisate con banchi e sedie in boulevard Saint-Michel, dove c’è stato un primo impatto con alcune centinaia di ragazzi. Il confronto è andato avanti per alcune ore, in piena notte, alla fine dieci studenti sono stati fermati e la vetrina di un McDonald’s è andata in frantumi.

    Attorno alle quattro i poliziotti sono penetrati dentro l’università occupata - le sedi di Parigi I, IV e V - usando gas lacrimogeni e manganelli. I circa quattrocento ragazzi che dormivano lì per protesta contro la riforma sui contratti di primo impiego varata dal governo De Villepin, hanno cercato di organizzare una resistenza pacifica. Hanno cercato di frenare l’avanzata dei gendarmi formando una catena umana ma la pratica non violenta non ha bloccato la carica della polizia che ha liberato l’edificio. Pare che gli slogan più gridati fossero: «Resistenza pacifica!» e «Polizia nazionale, milizia del capitale!». Mentre qualcuno buttava bottiglie e oggetti sopra i cordoni di agenti. Altri occupanti, sorpresi in un anfiteatro dove stavano ascoltando un concerto per pianoforte, hanno raccontato di essere invece stati evacuati «senza violenza» e di essere «usciti con calma» dal retro dell’edificio.

    Poco dopo all’interno del campus sono scoppiati nuovi disordini che hanno provocato diversi feriti. Tra questi undici agenti e un numero ancora non preciso di contestatori, più un fotografo. Prima delle cinque del mattino era tutto finito. Ma a mezzogiorno è stato annunciato, nel tam tam su radio e Internet, un corteo davanti a piazza della Sorbona per protestare contro l’evacuazione forzata.

    L’occupazione, la prima dal Maggio ’68, andava avanti da venerdì alla Sorbona, dopo la grande manifestazione contro il Cpe, il contratto previsto nella nuova legge sul primo impiego voluta dal governo conservatore, che viene considerata una forma di precariato legalizzato. Ufficialmente si tratta di uno strumento di flessibilità per combattere la disoccupazione giovanile, ma il nuovo contratto permette entro il periodo di prova di due anni di licenziare senza giustificazione i neoassunti di età inferiore ai 26 anni. Una sorta di contratto d’ingresso a garanzie ridotte.

    Lo sgombero è stato deciso dalla prefettura parigina su richiesta del rettore dell’ateneo, Maurice Quenet, inizialmente recalcitrante a concedere la forza pubblica all’interno dell’università più prestigiosa di Francia. Ma anche gli atri atenei occupati o presidiati dagli studenti in tutta la Francia – 85 in totale – sono stati sgombrati con la forza uno ad uno durante la notte. Evidentemente la linea decisa dal governo Villepin, assediato anche dall’opposizione di sinistra in Parlamento e con dubbi all’interno della sua stessa maggioranza a proposito del Cpe, è stata di completa chiusura alle ragioni della protesta e di non dialogo con i contestatori.

  • cari tutt*
    mando a caldo un brevissimo resoconto dei fatti di questa notte, mi riservo di scrivere domani con più calma e più dettagliatamente sulla mobilitazione studentesca di queste ultime settimane.
    Da tre giorni la sorbona è occupata permanentemente.Pare siano stati somberati già ieri ma
    oggi hanno rioccupato entrando dalle finestre (l’università era infatti sbarrata e presidiata dagli
    sbirri) c’è il servizio sul tg nazionale delle 20 del 10 marzo http://jt.france2.fr/20h/
    C’è già stata un pò di baruffa con gli sbirri pare ieri sera, ma non ne sono certo, mi informerò.
    Io e due mie amiche (eli e checca) verso le 11 e mezzo siamo arrivati a place de la sorbonne, che incrocia il centraissimo boulevard du st. michel, al fondo della piazza si trova la sorbonne. La strada è bloccata da un’unica barricata formata da grate delle aiuole, travi di legno, passerelle e transenne. In mezzo alla strada un grande falò, la piazza strapiena di gente,
    in fondo un gruppo di soli fiati che suona. Ci avvicinamo e poco dopo sentiamo scandire slogan dal fondo della piazza: nello spazio tra questa e l’università corre una strada, sbarrata sopra e sotto dalla celere francese in assetto antisommossa.Ad un certo punto sentiamo delle grida e vediamo la banda spostarsi verso il falò, insieme ad un pò di persone.
    Andiamo più vicino agi sbirri, che nel frattempo cominciano a sparare gli urticanti. La gente continua a tenere la posizione. Dale finestre dell’università cominciano a volare oggetti sempre più pesanti: dalla carta igienica si passa alle sedie ed ai banchi! Gli sbirri si avvicinano sino a quando, sparati i primi lacrimogeni fanno irruzione nella piazza, la gente scappa ma non si disperde: gli sbirri si ritirano una volta, poi riprendono ad avanzare. In tutto questo, in
    mezzo ai lacrimogeni e le cariche, la banda suona ininterrottamente in maniera forsennata!
    Ci si sposta tutti in strada, gli sbirri hanno conquistato la piazza. Si rinforza la barricata su
    boulevard st.michel, noi stiamo tutti compatti dietro.
    Alcuni compagni inoltre fanno a pezzi lo spartitraffico di cemento per ricavarne dei
    sassi.Cominciano una serie di cariche con esito alterno e parecchi lacrimogeni: in mezzo al fumo (non è uno scherzo!) compare oreste scalzone con tanto di colbacco e sciarpa rossa, che si ferma a parlare con noi...
    Dopo una quarantina di minuti di quest’andazzo- sassi bottiglie, lacrimogeni e corse avanti e indietro- gli sbirri ritornano in piazza. Da lì non si muoveranno più per tutto il resto della sera. Almeno fino alle 2 e mezzo, quando sono andato via. Domani manifestazione
    a place st.michel a mezzogiorno, la settimana prossima continuano picchetti e occupazioni e sono previste almeno altre due manifestazioni. Un compagno dopo avermi detto della manif. di domani ha aggiunto: "mi ha appena chiamato un mio amico da dentro la sorbonne
    dopo aver acceso un petard (canna) dentro un’aula - era da trent’anni che non succedeva".
    Buonanotte dal quartiere latino.
    Giacomo

    P.S: gli occupanti sono barricati dentro a oltranza, sono almeno 500.

  • Mi chiedo e propongo:
    come universitari e, in genere, come soggetti politico-sociali riusciamo a ideare - nel più breve tempo possibile - una solidarietà concreta, che sia rivolta a Parigi. Un segnale forte, intelligente e visibile ad esempio dalla città dell’Alma Mater Studiorium fondata nel 1088.

    Grazie x tutte le info.
    Leo

  • Ciao a tutti ragazzi, il primo pensiero che mi viene in questo momento è che in Francia (e sempre più spesso ovunque) le mobilitazioni esistono e sono pure forti. Noi ci stiamo abituando preoccupantemente al silenzio davanti a qualsiasi decisione venga presa...anche la più assurda e anticostituzionale.
    E mi chiedo dove andremmo a finire....un paese dove prima ancora di chiedersi il perchè di alcune contestazioni forti si parte in quarta chiedendo il resoconto dei feriti e condannando a prescindere tutto e tutti.
    Io personalmente mi chiedo prima il perchè delle contestazione...poi magari assumo un atteggiamento critico verso alcune forme di violenza evitabili e stupide.
    E ribadisco....la Francia ci ha sempre insegnato che MOBILITARSI è giusto e sacrosanto....noi a dormire davanti agli show di Berluska alla TV.
    G.F.

  • http://italy.indymedia.org/news/2006/03/1017495.php
    htda indymedia paris - alcune delle ultime notizie

    Comunicato del collettivo che occupa l’università di Borgogna
    Jussieu occupa, la lotta continua
    Video della Sorbona occupata
    Giovedi’ 16 ore 14 a place de la Nation: Manifestazione
    Due studenti fermati ancora in questura
    Il ministro Goulard dice che i manifestanti sono "nazi"
    La CNT chiede il rilascio dei compagni fermati
    3 antifascisti arrestati sulla place de la Sorbonne
    Racconto di una studentessa sulla notte fra 10 e 11
    Comunicato del comitato di mobilitazione di Nanterre

    Alcuni link:
    Blog del movimento di Rouen
    Blog di Tolbiac

    paris.indymedia.org/

    • FRANCIA: CONTINUANO SCONTRI STUDENTI-POLIZIA A PARIGI

      Parigi, 20:51

      A Parigi la protesta degli studenti contro la controversa riforma del lavoro giovanile si e’ spostata dalla Sorbona al College de France, uno degli istituti di ricerca d’elite del Paese. Centinaia di giovani hanno cercato nel pomeriggio di occupare la sede della prestigiosa istituzione nel quartiere latino. Una dozzina di studenti sono riusciti ad entrare nell’edifico prima di essere respinti dalla polizia, che ha fatto ricorso anche al lancio di candelotti lacrimogeni. I giovani hanno bersagliato le forze dell’ordine con sassi e lattine contro e una cinquantina di loro hanno cercato di restare all’interno del College de France. La situazione e’ tornata alla calma solo poco dopo le 18.

      La vicina Sorbona, gia’ teatro delle proteste del maggio 1968, e’ ancora presidiata dalla polizia, che venerdi’ scorso aveva fatto sgombrare con la forza i locali dell’universita’, occupata da alcune centinaia di studenti.

      I giovani, appoggiati dal sindacato, chiedono il ritiro della legge sul Contratto di Primo Impiego, fortemente voluta dal primo ministro Dominique de Villepin, e hanno respinto tutte le offerte del governo di aprire un confronto. La norma prevede l’assunzione dei giovani sotto i 26 anni per due anni, durante i quali i datori di lavoro sono liberi di licenziare i neo assunti senza giusta causa.

      www.repubblica.it 13.3.06