di Enrico Campofreda
C’è un occhio nascosto in quella camera fissa che riprende e gradualmente ossessiona la vita del giornalista televisivo Georges Laurent e della moglie Anne. Un occhio che s’insinua nel privato e pian piano incrina l’equilibrio forse già precario della coppia. Perché dopo aver ricevuto una serie di video cassette accompagnate da inquietanti disegni di morte, Anne scopre che il marito le nasconde alcuni aspetti della vicenda.
Entrambi perdono la tranquillità della (…)
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Enrico Campofreda
Articoli
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CACHÈ
17 giugno 2005 par (Open-Publishing)
1 commento -
DON’T COME KNOCKING
15 giugno 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Cosa spinge Howard (Sam Shepard sì, quello dell’indimenticabile “Paris, Texas”) il cow-boy, il macho, lo sciupafemmine, l’attore di grido anche se ormai in disarmo ad abbandonare il set e viaggiare verso il Nevada ? Un po’ la nausea del vissuto, il senso della vita smarrito o mai avuto. Forse il rimpianto di ciò che per indole non sarebbe mai potuto essere. È con gli occhi d’un infantile sessantenne che Wenders si chiede se sia il caso di bussare alla porta del destino (…) -
LA PICCOLA LOLA
13 giugno 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
C’è un dramma intimo e assai personale che alcune donne e uomini vivono: desiderare dei figli e non poterne avere. Si può ricorrere alla procreazione assistita (omologa o eterologa, se le leggi lo consentono), si può adottare un bambino. Ma questa strada è spesso un’avventura intricatissima che Tavernier mostra con gli occhi di Géraldine e Pierre e di altre coppie in cerca o a caccia di figli. Labile è infatti il confine fra il desiderio altruista di voler donare amore (…) -
L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI
7 giugno 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Duemila metri valgono ancora come duemila anni sopra e sotto la montagna. E’ quello che vive in sequenza il protagonista del film nel ventre del Gran Sasso e a una certa quota di esso, è lì che Daniele Vicari ambienta la sua storia costellata di riflessioni esistenziali. L’Abruzzo forte e gentile diventa il suo Texas, l’Aquila la sua Paris sperduta anziché nel deserto sulla roccia calcarea, dove un amore parzialmente possibile sviscera le sue paure e s’intreccia con (…) -
MOOLAADÉ
2 giugno 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Esser donna in Africa o in certi Paesi arabi o nella zona dell’Amazzonia, dove salde resistono arcaiche tradizioni di sottomissione e vera castrazione femminile, è terrificante. Alla fame, al pericolo della Sida e di cento altre malattie infettive s’aggiunge l’inamovibile potere maschile che è anche assai misogino. La donna è proprietà del maschio, appartiene al suo harem o clan, è oggetto di piacere, serve alla riproduzione della specie e deve accudire casa e figli. (…) -
SAIMIR
31 maggio 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Fra i giovani registi italiani che narrano in maniera essenziale e non per questo meno artistica Francesco Munzi s’è segnalato alla 61° Mostra del Cinema di Venezia con un’opera prima di spessore e impegno, di cui la denuncia sociale non rappresenta l’unico valore. Lui usa la macchina da presa con ardimento e passione e trasmette sullo schermo palpabili sentimenti. Presentando i travagli di Saimir, adolescente albanese immigrato in Italia, entra nelle pieghe (…) -
TERRA PROMESSA
23 maggio 2005 par (Open-Publishing)
de Enrico Campofreda
Mentre a Cannes Gitai presenta il suo nuovo lavoro Free Zone, la dittatura della distribuzione elargisce al pubblico italiano solo ora il film che il regista israeliano aveva presentato al 61° Festival del Cinema di Venezia. Sono trascorsi nove mesi e traiamo anche da questo la conferma che l’Italietta catodico-berlusconiana è diventata l’ultima landa d’Europa. Recensiamo la pellicola per il valore della denuncia civile.
“Gli squali allevano nel profondo del mare dei (…) -
QUANDO SEI NATO NON PUOI PIÙ NASCONDERTI
19 maggio 2005 par (Open-Publishing)
1 commentodi Enrico Campofreda
È un’Italia che sappiamo esistere ma non vogliamo vedere, di cui utilizziamo merce e manodopera a basso costo, un’Italia globalizzata fatta di ghetti e di anime morte quella mostrata dall’ultimo Giordana, che trae spunto dal romanzo di Maria Pace Ottieri per narrare la crescita e il disincanto di un adolescente. Come il giovane Sandro viviamo ovattati nella bambagia d’una fragile opulenza, credendo d’esorcizzare i problemi del mondo, un mondo affamato e disperato che (…) -
NOI SIAMO LA CLASSE OPERAIA, di ANDREA BERRINI
12 maggio 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
I DUEMILA DI MONFALCONE
Ulissi oscuri
Per ideologia, loro dicevano sentimento, per fede diventarono “Ulissi oscuri” secondo una definizione di Claudio Magris rimasta celebre. Sono (furono) gli operai monfalconesi, i duemila dei Cantieri Riuniti dell’Adriatico, “i mistri che ghe fa le ali anca a le mosche”.
In fabbrica sapevano il fatto loro e la foto riprodotta nella copertina del libro che ne immortala alcuni, impettiti, davanti al timone gigante che avevano (…) -
COME PRIMA
7 maggio 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Cosa accade a chi diventa disabile o meno abile in una società dove tutti devono restare perennemente giovani, sani, essere tendenzialmente belli e anche furbetti? Andrea lo prova sulla pelle. E Andrea è giovane, ha diciassette anni eppure un tragico giorno una caduta dal motorino lo sbatte su una sedia a rotelle. Vivrà il suo futuro da tetraplegico e nulla sarà più come prima. Questa condizione gli esalta un altro dramma già presente nella sua esistenza: la (…)