Storie di malaffare legalizzato
di Enrico Campofreda
Con l’agghiacciante sorriso di plastica da supermanager che sa il fatto suo, Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Telecom Italia, ieri ha vestito i panni di Babbonatale. E’ pronto a elargire doni ai bravi utenti che usufruiscono del sistema Alice ‘Flat’, l’offerta Adsl di Telecom Italia che prevede navigazione Internet illimitata a quota fissa. Da ieri la bontà sua e dell’Azienda regalano ai clienti 1,2 mega di (...)
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Enrico Campofreda
Articoli
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SI CHIAMA ALICE LA NUOVA TRUFFA COMMERCIALE DI TELECOM ITALIA
2 febbraio 2005 par (Open-Publishing)
6 commenti -
Storie dalle città di Dio
31 gennaio 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
La resistenza di Louis
Louis ha fisico, abiti e basco da popolano annicinquanta, e un nome francese. Sarebbe perfetto al fianco di Jean Gabin in uno dei noir su mala e grisbi. Si muove con sicurezza e disinvoltura, è padrone della sua Bethlehem, ma Bethlehem è solo teoricamente sua e degli altri quarantamila arabi che la abitano. Bethlehem diventa sempre più riserva. Una riserva del popolo palestinese. L’accostamento col genere cinematografico di Gabin non tragga (...) -
PRIVATE
17 gennaio 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Cosa c’è di più privato, intimo, personale della casa, della propria casa ? Nelle guerre le abitazioni si perdono sotto bombardamenti e devastazioni e possono diventare bivacco di truppe nemiche. A Mohammad Bakri, professore in una scuola, a sua moglie Smiah e ai loro cinque figli accade di venire sequestrati nel proprio alloggio e di restarne prigionieri. Pagano lo scotto di abitare in una zona di confine della Cisgiordania oggetto di nuovi insediamenti di coloni (...) -
L’ULTIMO METRÒ
16 gennaio 2005 par (Open-Publishing)
“Nello spazio di alcuni giorni abbiamo perduto ogni certezza. Ci troviamo su una china tremenda e irresistibile. Niente di ciò che paventiamo è impossibile; c’è da temere e immaginare tutto” (Paul Valéry, 18 giugno 1940).
di Enrico Campofreda
È l’opera più famosa del maestro della Nouvelle Vague per successo commerciale, internazionale e della critica (ricevette dieci Césars) ma nei confronti dello spettatore riesce a essere meno empatica di altre pellicole.
Scegliendo come soggetto (...) -
UN BACIO APPASSIONATO
9 gennaio 2005 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Parla di tenero amore stavolta il compagno Ken, che non è proprio il suo genere. Ma da indagatore di sentimenti personali e collettivi qual è, l’operazione riesce bene. Già in Carla’s song e Ladybird Ladybird le sue donne si son trovate alle prese coi problemi del cuore, e le eroine tambien: impossibile dimenticare la pasionaria Blanca di Land and freedom. Ma in questa pellicola scorrono attimi d’un amore delicato e intensissimo quello che lega la professoressa di (...) -
LA NINA SANTA
20 dicembre 2004 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Pulsioni adolescenziali e pruriti maturi, vaghe orme di misticismo e profana perdizione, Lucrecia Martel, già ottima esordiente con “La Ciénaga”, ci offre nel suo secondo lavoro il senso peccaminoso di certa religione. Nella cultura d’un cattolicesimo che sfiora la superstizione come quello argentino e in un pueblo che trasuda sensualità convivono sentimenti opposti. Chi risente maggiormente la contraddizione sono le ragazze: “Avevamo quattordici o quindici anni il (...) -
L’HOMME QUI AIMAIT LES FEMMES
14 dicembre 2004 par (Open-Publishing)
de Enrico Campofreda
Il grande viaggio di Truffaut nel pianeta femminile ha un vero caposaldo nella storia di Bertrand Morane, ennesimo alter ego del regista. Per le vicende narrate Bertrand potrebbe sembrare paradossale, ossessivo, maniacale, erotomane. Invece è solo un uomo che ama le donne anzi, ahilui, le amava. Perché la malasorte, con una prematura dipartita, gli ruba quel desiderio di ricerca che lo aveva animato per un buon tratto della maturità. Non è dunque uno ‘stallone’ come (...) -
LA STORIA E LA MEMORIA, reading di Daniele Biacchessi
14 dicembre 2004 par (Open-Publishing)
2 commentide Enrico Campofreda
Un tempo c’erano Dario Fo e Franca Rame, recitavano accanto al filone dei trovatori anche storie d’ingiustizia sociale e di denuncia politica. Era il teatro militante: ‘Pum, pum. Chi è? La polizia’. Ricordate? Per ricordarlo bisogna aver superato gli anta. E aver vissuto quella trasformazione genetica dell’economia che ha reso l’Italia da paese produttivo, a paese dei servizi. Terziario avanzato si diceva e non è durato moltissimo. E mentre le lotte proletarie (...) -
VIVEMENT DIMANCHE !
7 dicembre 2004 par (Open-Publishing)
di Enrico Campofreda
Basterebbero il fascino muliebre e la leggiadra vitalità offerti dalla meravigliosa Fanny Ardant per vedere e rivedere questo film; le sue gambe, poi, sono uno spettacolo nello spettacolo. Sulle gambe delle donne Truffaut aveva coniato un’avvincente metafora “... sono dei compassi che misurano il globo terrestre in tutti i sensi, donandogli il suo equilibrio e la sua armonia”. Come non essere d’accordo? Ma i motivi per gustare quella che sarà purtroppo l’ultima (...) -
La femme d’à còté
5 dicembre 2004 par (Open-Publishing)
“Dove amiamo non proviamo desiderio, e dove lo proviamo non possiamo amare” (Sigmund Freud)
di Enrico Campofreda
Amour fou, fatal, maudit. Non poteva mancare nel repertorio sull’amore di Truffaut il risvolto tragico e torbido dei sentimenti. Egualmente vivo e umanissimo, al pari delle tenere storie a lieto fine, perché attinge sempre dalla passione, dalle emozioni che non si comandano e viaggiano per propri percorsi senza la possibilità d’essere guidate dalla ragione. L’amore spesso (...)