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I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali
Publie le sabato 29 luglio 2006 par Open-Publishing9 commenti
Dal Veneto alla Sicilia esplode la felicità dei beneficiari
I direttori: "Ma attenzione a non ricadere nei reati"

A Roma un terzo della popolazione carceraria potrebbe uscire
Antigone: "Bella giornata, ora si pensi alla reintegrazione"
Grida di gioia, oggetti battuti contro le sbarre, un boato simile a quello che seguì la vittoria della nazionale ai Mondiali. Così nelle carceri italiane è stata accolta la notizia dell’approvazione definitiva dell’indulto da parte del Senato.
La gioia è esplosa dal Veneto alla Sicilia. Ma i direttori delle strutture carcerarie frenano la "fibrillazione": Laura Brancato, responsabile del Pagliarelli di Palermo esprime il timore che "tra qualche mese molte delle persone liberate incapperanno di nuovo nelle maglie della giustizia. Per reati simili il rischio di recidiva è molto alto".
Posate e pentole sono state "suonate" contro le sbarre in quasi tutti gli istituti siciliani: "In alcuni casi - racconta il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Orazio Faramo - anche chi non godrà dei benefici ha applaudito l’intervento legislativo di clemenza". Secondo le prime stime, a Palermo saranno circa 500 i detenuti che lasceranno le celle, 150 nello storico istituto di pena dell’Ucciardone e 350 nel nuovo carcere del Pagliarelli.
Felicità anche a Roma tra i 900 ospiti di Regina Coeli: la metà di loro potrebbe infatti lasciare la prigione trasteverina. Per ora infatti è sicura la scarcerazione di 154 persone, ma via via che ci saranno le sentenze definitive si potrebbe arrivare a 450. Secondo l’associazione Papillon, tra Regina Coeli e Rebibbia saranno 1000 i beneficiari dell’indulto: un terzo dell’attuale popolazione carceraria della capitale.
Nella sezione femminile di Rebibbia le detenute si sono lanciati in balli con la musica a tutto volume. Dal carcere potranno uscire anche i 18 bambini di meno di tre anni reclusi con le loro mamme. Alle 410 carcerate, di cui almeno la metà godrà dell’indulto, il verde Paolo Cento ha spiegato i termini del provvedimento, compreso l’ultimo articolo, "di cui - ha osservato - si è parlato molto poco: quello che prevede per chi commette nuovi reati nei 5 anni successivi di dover scontare oltre alla pena per il nuovo reato anche quella condonata dall’indulto".
Slogan scanditi e tintinnio metallico delle "marmitte" contro le porte delle celle: così i 1360 del carcere torinese delle Vallette hanno festeggiato l’indulto. Le porte del penitenziario si potrebbero aprire per 400 di loro. Applausi nella casa circondariale di Montorio, a Verona, in cui sono rinchiusi 700 detenuti. Soddisfazione ma nessuna esplosione di gioia nelle due carceri veneziane, il femminile della Giudecca e il maschile a Santa Maria Maggiore, dove si trovano 260 persone con una disponibilità di 160 posti letto.
L’associazione Antigone, che si occupa dei diritti dei carcerati, ha commentato: "E’ una bella giornata". "Ora finalmente le carceri possono tornare ai confini della legalità e della normalità - ha detto il presidente Patrizio Gonnella - a seguire ci vorranno misure per evitare che si ricreino le condizioni di sovraffollamento e di degrado". Necessario anche "approntare piani di reintegrazione sociale per chi uscirà dal carcere nei prossimi giorni".
(29 luglio 2006) www.repubblica.it
Messaggi
1. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 30 luglio 2006, 14:54
io sono molto confusa: mi sento sconvolta dalla notizia.Speravo ke la sinistra fosse coerente!!
Ho l’ impressione ke tutti lo sapessero ke sarebbe passato l’ indulto. BOH!!
1. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 30 luglio 2006, 15:07
Ed infatti, non l’indulto ma l’amnistia - che avrebbe avuto effetti ancora maggiori e che personalmente avrei preferito - era presente, con buona pace di Di Pietro, di D’Ambrosio, di Repubblica e dei "girotondini", nel mastodontico programma dell’ Unione.
Certo, non c’era scritto che la cosa avrebbe riguardato anche Previti e c., ma per la nota necessità dei due terzi dei voti parlamentari ( e, nonostante i sondaggi superottimistici, nessuno ha mai ipotizzato che l’Unione arrivasse al 66%) era ovvio che poi toccasse scendere a patti con Forza Italia e Udc che altrettanto ovviamente avrebbero votato la legge soltanto se non fossero state escluse certe ipotesi di reato ....
Vorrei ulteriormente ricordare la manifestazione proprio sull’amnistia della mattinata di Natale a Roma che indetta dai radicali vedeva però - insieme ad una larga rappresentanza bipartisan che andava dal post-fascista Matteoli a Valentino Parlato del "Manifesto - in prima fila il futuro Presidente della Repubblica Napolitano insieme al futuro Ministro degli Esteri D’Alema.
Quindi, al di là di come la si pensi sulla questione, dov’è la sorpresa ?
Keoma
2. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 30 luglio 2006, 16:23
l’idea di annullare berlusconi & c. attraverso i tribunali e le patrie galere la dice lunga su come una parte della sinistra si davvero alla frutta... certi personaggi poi hanno il mito della galera (forse anche delle due bastonate sulla schiena... quando occorre...).
La vecchia anima del pci salta sempre fuori... certo adesso i miti non sono più togliatti, berlinguer e stalin (lo è stato anche quello... cari compagni che ora girotondate con i figliocci di montanelli e con comici che si crdono il messia...).
bah!
3. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 30 luglio 2006, 17:18
La questione dell’indulto ha devastato anche il mio animo di elettore diessino, socialdemocratico convinto.
Ma non è stato il provvedimento a sconcertarmi, nè il fatto che ci sia illusi di risolvere così il problema (12-18 mesi e ci risaremo), ma i commenti degli elettori della mia parte politica, che si sono lanciati in un’allegra ondata di indignazione degna delle migliori anime candide!
Il problema: le carceri scoppiano. Soluzioni: costruire più carceri (con quali soldi?) o buttare fuori un po’ di gente.
Provvedimento possibile: Indulto, richiesta maggioranza dei 2/3.
Ora, la Lega è contraria, perché i criminali in giro mai!!, A meno che non escano con la Ex Cirielli o con il Legittimo sospetto, allora sì!!
AN, idem. Anzi se hanno spacciato droghe leggere fuciliamoli direttamente.
Unica alleanza possibile: gli impresentabili Berluscones e l’UDC. Conditio Sine Qua Non: includere i reati che interessano a questi signori.
Quindi, solo 2 alternative:
1. Non si includono quei reati, e si lascia tutto così com’è, alla faccia dei nostri bei principi
umanitari (Guantanamo neanche per i terroristi, giustamente, ma PoggioReale va bene!!!).
2. Ci si tura il naso, si prende atto della situazione, e si ingoia l’amaro boccone dell’accordo.
Il resto, sono chiacchiere da bar...
LGiuliani
2. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 30 luglio 2006, 23:34
Ricevo da un’amica e vi incollo,"buona" lettura
ciao Doriana
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da repubblica online (http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/indulto2/scheda-indulto/scheda-indulto.html)
una descrizione dei reati esclusi dall’indulto, al termine della quale mi piacerà commentare il provvedimento. per inciso a me non interessa chi vota cosa ma mi resta certamente il diritto di dire
quello che penso circa i provvedimenti che il governo e la maggioranza di centro sinistra approvano. scuse, alibi e motivi mi interessano pochissimo. i fatti sono questi e il resto è
fuffa:
***
"Tutti i reati esclusi dall’indulto
L’AULA di Palazzo Madama ha dato il disco verde definitivo al
provvedimento di clemenza che è costituito da un solo articolo
(diviso in cinque commi), prevede uno sconto di pena di tre anni
per i reati commessi entro il 2 maggio 2006.
L’indulto, prevede il testo, "è concesso per tutti i reati
commessi fino a tutto il 2 maggio 2006 nella misura non superiore
a tre anni per le pene detentive e non superiore a 10mila euro
per quelle pecuniarie sole o congiunte a pene detentive".
Escluse, invece, dai benefici dell’indulto le pene accessorie
temporanee.
L’indulto non si applica per i delitti previsti dai seguenti
articoli del codice penale: associazione sovversiva; associazione
con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione
dell’ordine democratico; arruolamento con finalità di terrorismo
anche internazionale; addestramento ad attività con finalità
diterrorismo anche internazionale; attentato per finalità
terroristiche e di eversione; atto di terrorismo con ordigni
micidiali o esplosivi".
Lo sconto di pena è escluso anche per i "delitti di devastazione,
saccheggio e strage; sequestro di persona a scopo di terrorismo o
di eversione; banda armata; associazione per delinquere
finalizzata alla commissione dei delitti di cui agli articoli
600, 601 e 602 del codice penale; associazione di tipo mafioso;
strage; riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù".
Esclusi dai benefici dell’indulto anche coloro che si sono resi
responsabili di delitti come "prostituzione minorile; pornografia
minorile; detenzione di materiale pornografico; iniziative
turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile;
tratta di persone; acquisto e alienazione di schiavi; violenza
sessuale; atti sessuali con minorenne; corruzione di minorenne;
violenza sessuale di gruppo".
L’indulto non si applica nemmeno per gli autori di "sequestro di
persona a scopo di rapina o di estorsione; riciclaggio,
limitatamente all’ipotesi che la sostituzione riguardi denaro,
beni o altre utilità provenienti dal delitto di sequestro di
persona a scopo di estorsione o dai delitti concernenti la
produzione o il traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Il provvedimento di clemenza non si applica per i "delitti
riguardanti la produzione, il traffico e la detenzione illeciti
di sostanze stupefacenti, previsti dall’articolo 73 del testo
unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e
sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei
relativi stati di tossicodipendenza nonchè per il delitto di
associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze
stupefacenti o psicotrope".
Escluso dai benefici dell’indulto anche il reato di usura.
I benefici, prevede ancora il testo, sono "revocati di diritto se
chi ne ha usufruito commette, entro cinque anni dalla data di
entrata in vigore della legge, un delitto non colposo per il
quale riporti condanna a pena detentiva non inferiore a due
anni".
per precisione nella informazione, ecco (sono comunque esclusi
reati di opinione e devastazione e saccheggio unita ad
associazione sovversiva - 270 bis, i tossicodipendenti e gli
immigrati restano dentro):
" Si riportano (salvo errori e omissioni) i reati più importanti
che beneficeranno dell’indulto.
Peculato · Spionaggio politico o militare · Indebita percezione
di erogazioni a danno dello Stato · Concussione · Corruzione per
atti d’ufficio · Corruzione in atti giudiziari · Istigazione alla
corruzione · Abuso d’ufficio · Violenza o minaccia a pubblico
ufficiale · Resistenza a pubblico ufficiale · Interruzione di un
ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica
necessità · Millantato credito · Usurpazione di funzioni
pubbliche · Abusivo esercizio di una professione · Falsa
testimonianza · Frode processuale · Evasione · Esercizio
arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone ·
Violazione di sepolcro · Vilipendio di cadavere, occultamento,
distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere · Istigazione
a delinquere · Associazione per delinquere (salvo articoli 600,
601, 602 c.p.) · Devastazione e saccheggio · Incendio ·
Naufragio, sommersione o disastro aviatorio · Disastro
ferroviario · Rimozione od omissione dolosa o colposa di cautele
contro infortuni sul lavoro · Avvelenamento di acque o sostanze
alimentari · Commercio o somministrazione di medicinali guasti ·
Delitti colposi contro la salute pubblica · Falsificazioni ·
Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri · Manovre
speculative su merci · Turbata libertà dell’industria o del
commercio · Aggiottaggio · Insider Trading · Maltrattamenti in
famiglia o verso fanciulli · Sottrazione consensuale di minorenni
· Omicidio · Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e
morale · Istigazione al suicidio · Lesione personale · Abbandono
di persone minori o incapaci · Omissione di soccorso · Sequestro
di persona (escluso quello a scopo di estorsione) · Violenza o
minaccia per costringere a commettere reato · Minaccia ·
Violazione di domicilio · Violazione di corrispondenza ·
Intercettazioni di comunicazioni informatiche o telematiche ·
Furto · Furto in abitazione e furto con strappo · Rapina ·
Estorsione · Truffa · Circonvenzione di persone incapaci ·
Fabbricazione o commercio non autorizzato di armi ·
Maltrattamento di animali · Ricettazione · Riciclaggio (l’indulto
è escluso solo per denaro, beni o utilità provenienti da
sequestro di persona a scopo di estorsione o da delitti
concernenti produzione o traffico di sostanze stupefacenti o
psicotrope) · Impiego di denaro di provenienza illecita"
(29 luglio 2006)
****
preciso che faccio volontariato con una associazione che si
occupa di detenuti e carcere e che il giustizialismo e la cosa
più lontana da ciò che io penso. preciso anche che moltissime tra
le leggi fatte dal governo di centro destra
(ex-turco-napolitano/bossi-fini sugli immigrati, legge fini sulle
droghe, ex cirielli...) hanno avuto il demerito di continuare a
riempire le carceri di gente che per la stragrande maggioranza
non è di nazionalità italiana, è tossicodipendente, ha commesso
piccoli reati. le carceri sono prevalentemente popolate di queste
persone perchè le nostre leggi consentono (a meno di fare decreti
nominali come quello che impedisce di far uscire gente come erika
e pietro maso etc etc) che chi viene riconosciuto colpevole
immediatamente dopo la sentenza definitiva può chiedere di
trascorrere il periodo di carcerazione in casa o in semilibertà.
questo i giudici lo consentono in relazione all’affidabilità del
detenuto, all’esistenza di un datore di lavoro che garantisca di
farlo lavorare e dell’esistenza di un luogo di residenza (una
casa) dove il detenuto può restare. fatto ciò, sgomberato cioè il
carcere di gente che ha soldi, lavoro e casa, secondo voi chi
rimane? basta analizzare i dati che certamente ogni parlamentare
avrà avuto la possibilità di leggere. restano quelli per cui c’e’
un fortissimo timore di reiterazione del reato (mafiosi,
stragisti), i poveri (o le povere con figlioletti fino ai tre
anni) e senzatetto (tossicodipendenti e immigrati), e questi sono
la maggioranza. sono cioè in carcere tutti quelli che non hanno
un posto dove andare e che il legislatore ha ritenuto opportuno
punire perchè hanno varcato la frontiera italiana o togliere
dalla strada rinchiudendoli negli istituti penitenziari o negli
istituti psichiatrici giudiziari. gli altri, tutti gli altri (i
microreati sono davvero una bazzecola in termini di presenza così
come i grossissimi reati e solo nelle fasi preliminari il
giudizio - e talvolta neppure in quelli se sussistono le
condizioni per cui un arrestato sotto processo non possa rimanere
in carcere (condizioni gravi di salute...)) per la maggior parte
sono fuori. l’indulto, cioè l’estinzione della pena, a chi serve
dunque?
io non concordo con la opinione del ministro di pietro e ritengo
anzi che sull’utilità delle carceri bisognerebbe ragionare a
lungo (utile sarebbe a certuni la lettura di foucault e non solo
di quello). assimilare ogni forma di opposizione (eliminare le
complessita’) ad una soltanto impedisce ogni possibile
ragionamento utile per il futuro.
e senza inutili esibizioni retoriche arrivo al punto: il punto è
che in carcere restano i ragazzi del g8 di genova (azione
sovversiva e devastazione e saccheggio), quelli di sud ribelle
(cosenza altro processo analogo), quelli di milano arrestati
durante una manifestazione antifascista condannati a quattro anni
di carcere per devastazione e saccheggio, i tanti perquisiti e
arrestati per associazione sovversiva di questi ultimi terribili
anni in cui la repressione - il controllo - ogni violazione della
privacy l’hanno fatta da padrone, gli immigrati di nazionalità
impopolari che qualunque cosa abbiano fatto nella vita in ogni
caso solo perchè vengono dal mondo arabo e non sciorinano
vomitevole amor patrio per l’italia come fa magdi allam allora
sono sospetti di far parte di cellule terroristiche (salvo poi
scoprire che non c’entravano nulla), i tossicodipendenti che con
la legge fini sono diventati rei di spaccio pure se beccati a
farsi una canna di marijuana...
parliamo di chi beneficia dell’indulto? no, non mi interessa fare
la qualunquista che cavalca il malcontento popolare e non me
frega nulla di fare processi che poi sono linciaggi morali in
piazza, in televisione, ovunque, qui.
quello che mi interessa e che interessa tanti che scrivono qui e
altrove (che ancora insistono nel tentare di ragionare) non
dichiarandosi d’accordo con gli argomenti semplicistici che
vengono offerti al confronto (voglio sperare sia così, cioè che
si faccia almeno un tentativo di sviluppare un confronto
costruttivo) è stabilire per principio che c’e’ una complessità
che non può essere banalizzata e censurata. il provvedimento per
l’indulto così come quello per la missione in afghanistan sono
tragicamente in contrasto con questo principio. gli argomenti che
vengono usati per difendere queste decisioni parlamentari lo sono
anche di più.
un abbraccio
enza
1. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 31 luglio 2006, 10:10
Correre il rischio del bene
di ADRIANO SOFRI da "Repubblica" del 31 Luglio 2006
L’abbiamo provata tutti, nei nostri funerali laici, di non credenti, una sensazione imbarazzata di inadeguatezza, una nostalgia per i funerali religiosi. Ci mancano le parole, i gesti di cui sentiamo il bisogno. E’ vero per il lutto e il dolore, è vero per la gioia. Quale annuncio dev’essere più gioioso di quello per eccellenza giubilare, del perdono, della riconciliazione, della liberazione?
Il Parlamento vota, con un concorso assai più ampio dell’introvabile maggioranza dei due terzi richiesta, una riduzione di pena fino a tre anni, e non trova le parole per dirlo. Eppure, con rarissime, avarissime eccezioni, tutti dichiarano di augurare un sollievo ai disgraziati prigionieri, qualunque opinione abbiano poi sul costo che la decisione fa pagare. Ma non si trovano parole per dirlo. Si parla, legittimamente, d’altro: è un regalo ai corrotti, ai furbetti, un compromesso necessario, un insopportabile inciucio (persino a citarla, questa parola disgusta), una misura d’emergenza, un atto di disciplina, un’obiezione di coscienza... E il perdono, e la pacificazione e il ricominciamento che il perdono promette a chi lo riceve e a chi lo concede, a una comunità intera che si apre alla fiducia?
Non abbiamo parole, non il suono dello yobel, la tromba di corno che dava l’annuncio dell’anno di grazia. La terra avrebbe riposato, sarebbe tornata agli antichi proprietari, gli schiavi sarebbero stati liberati. I 61 mila detenuti italiani hanno aspettato la notizia appesi alle inferriate, attaccati alle radioline che trasmettevano in diretta dal Senato - come avrei voluto essere dentro, sabato sera. Dice Isaia: "Come sono belli i piedi del messaggero di lieti annunzi". Chi avrebbe l’ingenuità e il coraggio di usare parole simili?
L’annuncio è arrivato, prosaicamente, da Radio Radicale. Dice il Vangelo di Luca: "Lo Spirito del Signore... mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi e predicare un anno di grazia". Nostalgia di belle parole, sante, solenni. Immagino l’obiezione: libera Chiesa in libero Stato. Lo Stato non conosce giubilei e lieti annunzi, liturgie dell’Avvento e del Natale, lo Stato si occupa della legalità e della sicurezza... Be’, non solo. L’amnistia, l’indulto, stanno scritti nella Costituzione, e proprio come riconoscimenti gratuiti dell’impegno al riscatto, al ricominciamento, e non come espedienti pratici, sgomberi di corpi inerti, evasione di pratiche polverose, occasioni di accordi politici.
La legalità, la sicurezza, non vanno senza la compassione, l’emergenza non va senza la straordinarietà. Quanto alla legalità, tremendi sono gli equivoci: perché le carceri che minano l’incolumità corporale e degradano l’anima delle persone sono illegali, oltre che disumane: e non ha senso pensare di dividersi fra fautori dell’umanità e fautori della legalità. E la sicurezza? A chi è allarmato per la liberazione anticipata dei "delinquenti", e a chi soffia sull’allarme, sperando in cuor suo che fatti atroci gli diano al più presto ragione, bisogna dire che il rischio c’è: che tra le persone che escono prima - che sarebbero dunque uscite comunque fra un anno, fra due, fra tre - molti potranno tradire il credito che è stato fatto loro, ai propri danni, e anche, gravemente, ai danni altrui. Una comunità può scegliere di correre un rischio, misurando il bene che può in cambio fare e ricevere. E’ sbagliato farsi forti di un’esperienza personale, negando a chi non l’abbia vissuta una piena voce in capitolo. E tuttavia, chiedete a chi la conosca, la galera, chiedete ai direttori, agli ufficiali e agli agenti di polizia penitenziaria, chiedete agli educatori, ai medici, e avrete ben altri risultati ai sondaggi sull’indulto.
Tre anni: troppi, si dice. Ma sapete che una legge in vigore consente a chi sia in possesso di certi requisiti - un buon comportamento, un domicilio, un lavoro - di non stare in galera quando si scende sotto i tre anni di pena, e anzi, per i tossicodipendenti, sotto i quattro anni? E allora come mai con un indulto per le pene residue sotto i tre anni si annuncia l’uscita di 12 mila, o 20 mila persone? Il buon comportamento ce l’hanno: gli manca la casa, il lavoro, l’avvocato! Questo c’entra con la legalità. Con l’umanità c’entra altro. I corridoi sui quali si cammina in galera sono macchiati di sangue. I ragazzi che riempiono la galera si tagliano le vene, la pancia, la faccia, si cuciono la bocca, ingoiano lamette e batterie e forchette, si passano il metadone da una bocca all’altra, "si sfondano di seghe". In una stessa cella giovani e vecchi di condanne le più diverse, di nazioni e lingue le più diverse, di malattie diverse, finiscono per odiarsi e per venire alle mani e ai coltelli per il telecomando.
Non occorre aver visto tutto questo per sentire una misericordia: ma chi l’ha visto cerca altrove, nel profeta Isaia, nell’evangelista Luca, le parole che corrispondano alla cosa. Il Parlamento ha votato questo indulto. Non succedeva da sedici anni. Si sono ascoltati allarmi e indignazioni sincere e argomentate, e allarmismi e scandali per partito preso. C’è un risultato, bisogna spiegarlo perfino politicamente. Qualcuno preferirà spiegarlo soprattutto con un basso patto politico. Non so: non mi aspetto moltissimo dalla politica di professione. Ma bisogna aspettarsi davvero il peggio per credere che una così vasta maggioranza parlamentare si sia sottomessa a un "patto scellerato", e che legalità e umanità non abbiano avuto una loro parte essenziale - un’eco postuma degli applausi dell’aula a un Papa. Ho sentito in Senato un ex-magistrato come D’Ambrosio avvertire del costo gravissimo e per lui inaccettabile della misura, e ho sentito ex-magistrati come Casson e Di Lello, sostenere il contrario, e argomentare l’infondatezza di allarmi come quello sui risarcimenti alle vittime del lavoro, o sul cosiddetto voto di scambio mafioso. C’è qualcosa di diverso dal Partito degli Avvocati contro il Partito dei Magistrati. C’è qualcosa di tutt’altro che scontato in questo: purché lo si sappia mettere a buon frutto.
Mi auguro che i responsabili politici della sinistra non cedano alla soggezione, o alla coda di paglia, che li induce troppo spesso a dire e fare le cose quasi vergognandosene e scusandosene. Per qualunque argomento: l’Afghanistan o l’indulto o i taxi. Che dicano o facciano solo quello che credono giusto, e ne vadano fieri. E se sono costretti a compromessi in nome di un bene maggiore, e anche solo di un male minore, lo dicano senz’altro, e mettano con le spalle al muro chi si vanta illeso da ogni compromesso, in totale irresponsabilità. E non abbiano paura delle parole solenni, quando ce n’è bisogno. Avranno pur visitato una volta una prigione, ne avranno calpestato i corridoi: non possono averne dimenticato l’odore, anche se prima delle visite i corridoi vengono lavati accuratamente. Quattro anni fa scrissi - su questo giornale - una lettera al Papa, alla vigilia della sua visita al Parlamento. Finiva così: "Sapesse come sono belli i piedi dei ragazzi che escono dalla galera".
3. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 31 luglio 2006, 15:37
sempre per corretta informazione:
Ddl Camera 525 - Concessione di indulto
Ddl Camera 525 - Concessione di indulto
Articolo 1.
stralciato
Articolo 2.
(Indulto).
1. È concesso indulto [1]per tutti i reati commessi fino a
tutto il 2 maggio 2006 nella misura non superiore a tre anni per
le pene detentive e non superiore a 10.000 euro per quelle
pecuniarie sole o congiunte a pene detentive. Non si applicano le
esclusioni di cui all’ultimo comma dell’articolo 151 delcodice
penale[2].
2. È concesso indulto, per intero, per le pene accessorie
temporanee, conseguenti a condanne per le quali è applicato,
anche solo in parte, indulto.
3. L’indulto non si applica:
a) per i delitti previsti dai seguenti articoli del codice
penale:
1) 270 (associazioni sovversive), primo comma;
2) 270-bis (associazioni con finalità di terrorismo anche
internazionale o di eversione dell’ordine democratico);
3) 270-quater (arruolamento con finalità di terrorismo
anche internazionale);
4) 270-quinquies (addestramento ad attività con finalità di
terrorismo anche internazionale);
5) 280 (attentato per finalità terroristiche o di
eversione);
6) 280-bis (atto di terrorismo con ordigni micidiali o
esplosivi);
7) 285 (devastazione, saccheggio e strage);
8) 289-bis (sequestro di persona a scopo di terrorismo o di
eversione);
9) 306 (banda armata);
10) 416, sesto comma (associazione per delinquere
finalizzata alla commissione dei delitti di cui agli articoli
600, 601 e 602 del codice penale);
11) 416-bis (associazione di tipo mafioso);
12) 422 (strage);
13) 600 (riduzione o mantenimento in schiavitù o in
servitù);
14) 600-bis (prostituzione minorile);
15) 600-ter (pornografia minorile), anche nell’ipotesi
prevista dall’articolo 600-quater.1;
16) 600-quater (detenzione di materiale pornografico),
anche nell’ipotesi prevista dall’articolo 600-quater.1 del codice
penale, sempre che il delitto sia aggravato ai sensi del secondo
comma del medesimo articolo 600-quater;
17) 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo
sfruttamento della prostituzione minorile);
18) 601 (tratta di persone);
19) 602 (acquisto e alienazione di schiavi);
20) 609-bis (violenza sessuale);
21) 609-quater (atti sessuali con minorenne);
22) 609-quinquies (corruzione di minorenne);
23) 609-octies (violenza sessuale di gruppo);
24) 630 (sequestro di persona a scopo di rapina o di
estorsione), commi primo, secondo e terzo;
25) 648-bis (riciclaggio), limitatamente all’ipotesi che la
sostituzione riguardi denaro, beni o altre utilità provenienti
dal delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione o dai
delitti concernenti la produzione o il traffico di sostanze
stupefacenti o psicotrope;
b) per i delitti riguardanti la produzione, il traffico e
la detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, di
cui all’articolo 73 del testo unico delle leggi in materia di
disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione,
cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n.
309, e successive modificazioni, aggravati ai sensi dell’articolo
80, comma 1, lettera a), e comma 2, del medesimo testo unico,
nonché per il delitto di associazione finalizzata al traffico
illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui
all’articolo 74 del citato testo unico, in tutte le ipotesi
previste dai commi 1, 4 e 5 del medesimo articolo 74;
c) per i reati per i quali ricorre la circostanza
aggravante di cui all’articolo 1 del decreto legge 15 dicembre
1979, n. 625, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
febbraio 1980, n. 15, e successive modificazioni;
d) per i reati per i quali ricorre la circostanza
aggravante di cui all’articolo 7 del decreto legge 13 maggio
1991, n. 152, convertito, con modificazioni dalla legge 12 luglio
1991, n. 203, e successive modificazioni;
e) per i reati per i quali ricorre la circostanza
aggravante di cui all’articolo 3 del decreto legge 26 aprile
1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25
giugno 1993, n. 305.
4. I benefìci di cui ai commi 1 e 2 sono revocati di
diritto se chi ne ha usufruito commette, entro cinque anni dalla
data di entrata in vigore della presente legge, un delitto non
colposo per il quale riporti condanna a pena detentiva non
inferiore a due anni.
5. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=43715&idCat=120
ciao
enza
4. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 31 luglio 2006, 19:14
Da: enzapanebianco@
Cara Doriana,
sono contenta che le notizie che ho dato ti siano sembrate utili.
anche oggi abbiamo trascorso la giornata a scervellarci su dove
sia possibile alloggiare le persone, quelle poche povere che
usciranno dal carcere a cui restavano meno di tre anni da
scontare, che non hanno domicilio e lavoro.
tutti gli altri, quelli che erano stati condannati a più di
quegli anni previsti dall’indulto restano comunque in carcere.
non si hanno ancora notizie precise sul piano legale ma dovrebbe
essere accorciata la pena e quindi resterebbe meno tempo da
scontare per alcuni reati.
continuo a pensare a quelli che sono stati arrestati per
associazione sovversiva e per concorso morale o a quelli che
hanno ricevuto condanne per devastazione e saccheggio per più di
3 anni.
continuo a pensare ai tossicodipendenti e ai tanti stranieri. è
il problema serio non è neppure che l’indulto comprenda o meno i
reati finanziari perchè questo sta tutto nel capitolo della
giustizia iniqua di questo paese per cui sfasciare una vetrina è
più grave (secondo le pene inflitte) che rubare a centinaia di
risparmiatori. il problema serio è che il garantismo che non
considera le ricadute sociali, che non fa una riflessione a monte
e non produce significativi ammortizzatori sociali per impedire
che chi esce ora ritorni in carcere tra una settimana, è solo una
tra le tante operazioni di facciata. l’indulto andava
accompagnato da un provvedimento che ad esempio dava una mano
alle associazioni di volontariato che tentano di sopperire
all’emergenza, che metteva a disposizione risorse economiche per
gli enti locali che sono interessate da questa cosa, che aiutasse
a decidere di approntare alloggi temporanei, luoghi di
transizione. solo che in questo paese sappiamo immaginare
soltanto centri di permanenza temporanei lager per gli immigrati
e prigioni per buttarci dentro l’immondizia della società.
che dire, almeno loro sono vivi? e qui si mischia dolore a dolore
e condivido le parole di floriana.
è che per quanto si voglia essere costruttivi c’e’ davvero di che
essere a disagio per l’eccesso di amarezza...
Un abbraccio
Enza
Original Message -----
From: <doriana@
Cara Enza ti ringrazio veramente tanto per ciò che hai comunicato
con
precisione e per disteso. Ho come al solito approfittato del sito
Bellaciao per inserire la tua mail a commento e per far
beneficiare a
molti delle notizie.
Un abbraccio, Doriana
http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=14444
5. > I detenuti festeggiano l’indulto - Boati di gioia come per i Mondiali, 2 agosto 2006, 17:09
Scrivere è semplice se si vuole divulgare ciò che fa comodo.
Centro sinistra o Centro destra è la stessa cosa .
Penso che la P2 esista ancora!
Chiedete a chi è stato derubato o privato di un caro se sta festeggiando!
Cretini di Italiani mi vergogno e lo scrivo di questa nazione.
Create occupazione e leggi più severe per tutti non solo per per i più comodi.
ALEGRZ@libero.it