Home > Massacro di Najaf e rivolta degli sciiti
da Simona (unponteper) in Basra
Si, effettivamente le incursioni di questa notte; ci sono stati ripetuti attacchi
nell’area di As Sadr City provocando diversi feriti e morti tra i civili; ha
peggiorato il clima generale, già compromesso da una lunga settimana di violenze,
scontri, manifestazioni e provocazioni da parte degli americani (la chiusura
del giornale Hawza e l’arresto di Moustafa Al-Yaakoubi a Najaf da parte della
coalizione spagnola).
Da Basra siamo rimasti in contatto con Stefano che ci aggiornava sulla
situazione: "ci sono 80-90 persone sul tetto del palazzo governativo. Io non
vedo armi, ma solo una grande bandiera verde con l’immagine di Moqtada Sadr.
La strada
di fronte al palazzo è aperta con il solito traffico. Molte persone curiosano
intorno al palazzo, ci sono più curiosi che manifestanti. Le scuole e i palazzi
pubblici sono stati chiusi per motivi di sicurezza. Nella
città di Basra la gente continua a portare avanti il suo lavoro senza grossi
problemi. Nella zona della manifestazione, c’è la totale assenza delle forze
della coalizione e della polizia irachena". Questo messaggio era di stamattina,
ma verso il primo pomeriggio sempre a Basra, gli inglesi hanno attaccato il palazzo.
Stefano ha confermato due
esplosioni, poi di nuovo la calma.
Questa mattina Baghdad si è risvegliata in un caos peggiore del solito, e molte
scuole e anche le stesse Università hanno chiuso i battenti e invitato gli studenti
a tornare a casa. Nelle Università, alcuni membri del gruppo di Al Sadr (radicali)
hanno sollecitato gli studenti a scioperare ed ad unirsi alla protesta generale
(fonte Ing. Ra’ad). Certamente le tensioni e le preoccupazioni sono diffusissime
tra la gente, anche se al momento le rivolte sono circoscritte e limitate ad
alcune aree. Ma, l’offensiva cominciata a Falluja, e i continui attacchi militari
nella zona di Sadr City (Baghdad) durati tutta la giornata, hanno provocato un
risentimento e un odio che userei dire "popolare" che probabilmente sfocierà in
una contro-offensiva notturna. Secondo alcuni iracheni, c’è da aspettarsi qualcosa
questa notte.
A Basra, la situazione è generata già da una settimana, quando i disoccupati
della città sono scesi diverse volte nelle strade, lamentando la mancanza di
un lavoro e di uno stipendio. La disoccupazione sta crescendo e sta assumendo
delle dimensioni incalcolabili, provocando (veramente in questo caso) la rivolta
delle masse. Queste giornate, che andranno a chiudere i 40 giorni di Ashura (commemorazione
del martirio di Husayn), e con la data
del
9 che "inaugura" l’arrivo degli americani nella città di Baghdad poprio un anno
fa, saranno le più delicate e forze le più drammatiche.
Il nostro personale sta bene, sta a guardare la realtà con preoccupazione, con
la coscienza di essere dentro una trappola, manovrata dall’esterno (cioè dagli
americani), e che lascia intravedere poche speranze per un futuro di pace. Sistani,
la voce "moderata", non incita alla violenza, ma non ha delegittamato le operazioni
delle milizie di Al Sadr.
Nelle prossime ore, e durante la giornata di domani faremo le nostre valutazioni
e vi informeremo su eventuali decisioni.
scusate per la brevità del messaggio ma la giornata di oggi è stata caotica anche
per noi..
A presto
06.04.2004
Collettivo Bellaciao