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Rumsfeld in Nicaragua

Publie le lunedì 15 novembre 2004 par Open-Publishing

Dazibao Internazionale Governi


di Giorgio Trucchi

Il Segretario della Difesa degli Stati Uniti, Donald Rumsfeld, é arrivato ieri
in Nicaragua. La sosta di un giorno e mezzo in Nicaragua fa parte di un viaggio
in cui percorrerà la maggior parte dei paesi centroamericani. Durante una conferenza
stampa, il Presidente Bolaños ha comunicato che il principale obiettivo di questa
visita é la totale distruzione dei missili SAM 7 ancora in mano dell’Esercito
nicaraguense.

Quello dei missili é un tormentone inziato due anni fa quando l’amministrazione nordamericana ha più volte insistito per la loro distruzione in quanto sarebbero molto pericolosi se cadessero in mano di terroristi.

Attualmente l’esercito ne ha già distrutti 666 e ne restano ancora circa 1.700.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Javier Carriòn, ha più volte detto che non sono disposti alla distruzione totale dei missili in quanto questa misura deve essere accompagnata da un accordo a livello regionale sul bilancio di forze con gli altri paesi centroamericani.

Per il momento il Nicaragua é l’unico paese della regione che ha effettivamente inziato un processo di ridimensionamento del proprio armamento di difesa.
L’intenzione di Bolaños, che durante la conferenza stampa ha annunciato la distruzione totale dei missili senza chiedere nulla in cambio agli Stati Uniti come risarcimento (il totale dei missili ha un costo di svariate decine di milioni di dollari), si scontra con la nuova Ley de Armas approvata da pochi giorni dalla Asamblea Nacional e che dà alla Asamblea stessa l’ultima parola per qualsiasi utilizzo o distruzione di armamenti in possesso di Polizia ed Esercito .

Rumsfeld, da parte sua, ha elogiato il governo di Bolaños per il suo impegno contro la corruzione ed é apparsa come una chiara dichiarazione di appoggio al presidente che negli ultimi mesi ha dovuto difendersi strenuamente dalle accuse di delitti elettorali durante la sua Campagna del 2001 e dalle minacce di destituzione.

Nei prossimi giorni arriverà in Nicaragua anche il Sottosegretario di Stato per gli Affari dell’Emisfero Occidentale, Dan Fisk, che ha già annunciato la sua intenzione di riunirsi con i dirigenti del Partido Liberal Constitucionalista (PLC).

Queste due visite a pochi giorni dalla fine delle elezioni che hanno visto il trionfo sandinista, non possono non destare sospetti sull’inizio delle manovre nordamericane per ricucire gli strappi all’interno della destra nicaraguense e creare un’unità antisandinista in vista delle elezioni presidenziali del 2006.

Il dirigente del PLC, Wilfredo Navarro, ha ammesso la preoccupazione degli Stati Uniti per la vittoria sandinista e in generale "per i trionfi della sinistra latinoamericana in vari stati del continente. Tale vittorie costituiscono un’asse che porterà ad arretramenti dei processi democratici".