Libera la reporter del New York Times
di FRANCO PANTARELLI Judith Miller, la giornalista del New York Times che si era rifiutata di nominare la fonte dell’amministrazione con cui aveva parlato, è stata scarcerata ieri grazie al fatto che la fonte medesima l’ha autorizzata "per telefono e per lettera" a fare il suo nome. La fonte è Lewis Libby, il capo della staff del vice presidente Dick Cheney. È stato lui a dirle che Valerie Plame era un’agente della Cia e che era stato grazie ai suoi (…)
Home > Parole chiave > Media > Stampa
Stampa
Articoli
-
Dopo tre mesi di carcere Judith Miller rivela il nome della sua fonte sulle "balle dell’uranio"
2 ottobre 2005 par (Open-Publishing)
-
Bertinotti vince le primarie sulla Repubblica
29 settembre 2005 par (Open-Publishing)
1 commentoDa non credere! Sul sito della Repubblica è apparso il sondaggio sulle primarie di centrosinistra dove i lettori potevano votare loro candidato preferito.
Il risultato è stato sorprendente! Fausto Bertinotti stravince le primarie con oltre 60% di voti malgrado i lettori di Repubblica in generale sono più favorevoli alla sinistra moderata.
Questo sondaggio non ha ovviamente nessun valore statistico ma ci fa capire che potrebbero essere delle sorprese.
La cosa più interessante è che (…) -
Giornalismo di tipo squadrista : "Libero", le bombe, la foto di Fassino
17 settembre 2005 par (Open-Publishing)
6 commentidi Piero Sansonetti
La libertà di stampa è un bene prezioso, irrinunciabile, è il pilastro della democrazia. Naturalmente libertà di stampa non necessariamente coincide con libertà di informazione. Per esempio in Italia c’è libertà di stampa, perché non esiste la censura, però non c’è il diritto ad essere informati. Esiste una specie di monopolio, in parte palese, in parte occulto, che controlla quasi tutta la stampa e la Tv, e taglia fuori dal circuito dell’informazione un grande numero (…) -
Informazione antipalestinese : Nuovi razzismi
14 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Piero Sansonetti
I giornali italiani, quasi tutti, sono impegnati in una campagna politica molto seria contro i palestinesi. Il Corriere della Sera, la Stampa, l’Unità, Libero, il Giornale. E’ una campagna studiata bene e costruita in gran parte su notizie manipolate, corrette, mutilate, rovesciate. Ieri sulle prime pagine di ciascuno di questi quotidiani, in bella vista, campeggiava un titolo indignato contro la ferocia antisemita delle "folle" arabe che avevano dato fuoco alle (…) -
Nicaragua : stampa minacciata
9 settembre 2005 par (Open-Publishing)
Conferenza stampa al Centro Nicaraguense de Derechos Humanos (Cenidh) del giornalista de El Nuevo Diario minacciato per il caso del "Bananazo"
di Giorgio Trucchi
Si è svolta la conferenza stampa del corrispondente de El Nuevo Diario, Róger Olivas, che durante la manifestazione indetta dal deputato sandinista Marcelino García sul caso del "Bananazo", è stato minacciato da uno dei manifestanti che è poi scappato facendo perdere le proprie tracce.
Non è il primo caso di minacce o di (…) -
"Pensiero unico", il bilancio di Ignacio Ramonet
3 settembre 2005 par (Open-Publishing)
Neo-con alla riscossa, moderati al palo del mercato, movimenti sociali potenti ma ancora inefficaci. Il direttore di "Le Monde Diplomatique" fa il punto sulla globalizzazione
di Claudio Jampaglia
Circa dieci anni fa Le Monde Diplomatique, storico mensile francese di politica internazionale, ha inventato il termine "pensiero unico" per spiegare cosa significasse mai la globalizzazione. Approfittando della sua presenza al Festival Carovane di Piacenza, abbiamo intervistato Ignacio Ramonet, (…) -
L’Economist e la patente d’indegnità
12 agosto 2005 par (Open-Publishing)
Unfit, termine inglese che significa indegno, incapace, incompetente, inabile, non opportuno e simili. Ci risiamo. L’autorevole settimanale inglese Economist nell’ultimo numero ha stabilito che il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio è “unfit” a rimanere nel suo incarico. Immediatamente la sparata dell’Economist, che vede pagliuzze italiche con lodabile puntualità, ma fa muro per mascherare e negare ogni trave anglosassone, ha dato nuova linfa al partito che chiede le dimissioni (…)
-
GIULIANA SGRENA : IRAK SENZA TESTIMONI
5 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di GIULIANA SGRENA
Bassora, nel sud dell’Iraq, sembrava una città tutto sommato sotto controllo, delle truppe inglesi. Persino accessibile ai giornalisti stranieri, soprattutto se iraniani, vista la vicinanza del confine e la presenza di «consiglieri» degli ayatollah. Non si parla più dei morti di Baghdad - se non per dare delle cifre decontestualizzate -, figuriamoci se era il caso di scoprire quelli della capitale del sud.
Finché l’assassinio di Steven Vincent, giornalista free lance (…) -
"NON C’ERA NESSUN CHECKPOINT; NESSUNA LEGITTIMA DIFESA"
1 aprile 2005 par (Open-Publishing)
Nuovi dettagli sulla sparatoria contro la Sgrena
di JEREMY SCAHILL
Giuliana Sgrena probabilmente sarebbe la prima a dire che mettere a fuoco il suo caso equivale a sviare l’attenzione dalle violenze estese ed orribili che gli iracheni devono subire giornalmente dalle truppe americane. La Sgrena è la corrispondente di guerra italiana, colpita dalle truppe americane mentre era in viaggio verso l’aeroporto di Bagdad, dopo essere stata ostaggio per un mese di un gruppo di resistenti (…) -
CHI E’ CHE SI DEVE SCUSARE
31 marzo 2005 par (Open-Publishing)
1 commentodi Viviana Vivarelli
L’Unita’ sbaglia per scarso controllo e riporta la dichiarazione di una vittima ebraica, che accusa il padre di Storace, che all’epoca aveva 12 anni. Jena commenta: "Se non sara’ suo padre, sara’ suo nonno".
Ma l’errore resta e diventa una trave.
Se su una bilancia si dovesse mettere da una parte i reati commessi da Storace e dall’altra l’errore dell’Unita’, il gigantesco squilibrio sarebbe imbarazzante.
Se su una bilancia si mettesse da una parte le reazioni ai (…)