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VERTICE ONU-GOVERNO SORDO A LOTTA POVERTA’

Publie le domenica 18 settembre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Internazionale Povertà

"Il governo italiano porti a New York" in occasione del vertice dei Capi di stato dedicato alla lotta alla povertà e alla riforma delle Nazioni Unite "la voce dei movimenti e della società civile". Lo ha sollecitato Francesco Martone, senatore del Prc e segretario della Commissione Straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato. Commentando i dati diffusi dall’Onu sulla mortalità infantile, Martone ha chiesto "la cancellazione del debito totale ed incondizionata,riduzione delle spese militari e disarmo, revisione profonda delle regole e del mandato del Fondo Monetario e della Banca mondiale, ripensamento radicale del ruolo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e creazione di un Consiglio di Sicurezza Economico e Sociale, introduzione effettiva di tasse globali sulle transazioni finanziarie per aumentare i fondi per la lotta alla povertà". Il senatore ha inoltre sottolineato che l’Unione deve dare priorità "a questi punti nel suo programma di politica estera".

Secondo i dati forniti dall’Undp, l’Agenzia ONU per lo Sviluppo, almeno 1.200 bambini muoiono ogni ora a causa della povertà. Visto che cinquanta Paesi si stanno allontanando dal perseguimento dei pur modesti Obiettivi di Sviluppo del Millennio, mentre altri sessantacinque non riusciranno a raggiungerne neanche uno, di conseguenza un totale di oltre due miliardi di persone continuerà a vivere in condizioni di miseria e negazione dei diritti fondamentali. E l’Italia è fanalino di coda nei contributi alla cooperazione allo sviluppo.

"A fronte di tale dramma, il circo mediatico costruito dal G8 nell’ultimo vertice di Gleneagles è servito solo a nascondere una colossale menzogna", ha osservato Martone, "Nessuna cancellazione del debito, nessun denaro per la lotta alla povertà, anzi una diminuzione dei contributi di sviluppo ai Paesi che usufruiranno di modeste riduzione del debito". Anche secondo il senatore del Prc, "il dibattito sulla riforma dell’Onu è stato polarizzato sulla riforma del Consiglio di Sicurezza e sulla trasformazione dell’ONU in uno strumento di lotta al terrorismo e di affermazione globale della democrazia, dimenticando i miliardi di persone che oggi hanno diritto alla prima forma di sicurezza:quella di non morire di inedia o privazioni".

Il senatore Martone, che ha partecipato ai lavori dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli, a Perugia chiede che il Governo venga immediatamente a riferire in Parlamento circa gli sviluppi del negoziato sulla riforma delle Nazioni Unite, le cui prospettive potrebbero essere seriamente compromesse dalle proposte di emendamento avanzate dall’ambasciatore americano Bolton, e sulla posizione che il governo italiano intende rappresentare in quella sede.

fonte ufficio stampa Prc Senato