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Nicaragua : tutto pronto per la Grande Marcia dei Bananeros il prossimo 23 ottobre

Publie le venerdì 21 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao America Latina Giorgio Trucchi

Approvata la Legge Quadro dalla Asamblea Nacional
Approvata Legge Quadro (Ley Marco)
I liberali protestano, ma poi votano a favore

di Giorgio Trucchi

La Ley Marco (Legge Quadro), che pospone a gennaio del 2006 l’entrata in vigore delle Riforme Costituzionali da tempo approvate dalla Asamblea Nacional, è stata votata ed approvata oggi dal Parlamento nicaraguense con 85 voti a favore dei 92 disponibili (in www.itanica.org l’audio della votazione e del testo della legge)

Le tensioni della vigilia e le incertezze del Frente Sandinista di raggiungere i 47 voti necessari (il Fsln ne possiede solo 38) si sono sciolte quando il Partido Liberal Constitucionalista (Plc) ha deciso di appoggiare la Legge introdotta con carattere d’urgenza dal Presidente della Repubblica, Enrique Bolaños, la quale era stata concordata nei giorni scorsi con il Segretario nazionale del Fsln, Daniel Ortega.

Il Partido Liberal ha comunque cercato di boicottare la seduta quando i suoi quattro membri che fanno parte della Junta Directiva non hanno voluto prendere posto.

Secondo il regolamento interno della Asamblea Nacional, la seduta parlamentare può iniziare dopo la verifica del quorum di legge con almeno 47 deputati presenti e 4 membri della Junta Directiva.

Con un escamotage che rasenta l’irregolarità, il Presidente René Nuñez ha sottoposto al voto la possibilità di poter dar ugualmente lettura al odg e iniziare la seduta e con una risicata maggioranza di 47 voti sono iniziati i lavori.

Dopo numerosi interventi, soprattutto da parte dei liberali, si è arrivati alla votazione e la Legge Marco è stata approvata quasi all’unanimità.

Il fatto di rinviare l’entrata in vigore delle Riforme costituzionali, che di fatto passavano numerosi poteri propri del Presidente della Repubblica alla Asamblea Nacional, dovrebbe portare un clima di maggior calma nel paese.

Tra le riforme che vengono momentaneamente sospese anche la creazione della Superintendenza della Proprietà, che sostituisce l’ente controllato dal Governo che fino ad ora controllava questo settore estremamente delicato per il Nicaragua e anche per gli Stati Uniti.

Il Partido Liberal ha dovuto incassare una sonora sconfitta.

La sua partecipazione al voto a favore della Legge mette in evidenza la paura di apparire come una forza politica non disposta a riportare un clima di calma nel paese, ma anche il fatto di essersi resa conto che non sarebbe riuscita a raggiungere i 47 voti necessari per respingere la legge.

Negli ultimi mesi sono continuate le defezioni all’interno del loro gruppo parlamentare liberale e proprio nella giornata antecedente la votazione, il candidato presidenziale Eduardo Montealegre ha conformato un nuovo gruppo parlamentare (Alianza Liberal Nicaraguense-Partido Conservador ALN-PC) a cui si sono integrate due deputate liberali, un conservatore e due del gruppo Azul y Blanco.

L’approvazione della Legge Quadro ha peró creato un pericoloso precedente.
E’ innegabile l’incostituzionalità di tale legge, dato che una legge ordinaria che ha bisogno di una maggioranza semplice per essere approvata ha di fatto sospeso un articolo della Costituzione che richiede di un voto qualificato del 60 per cento dei deputati e in futuro questa misura potrebbe essere intrapresa da qualsiasi maggioranza semplice per alterare la Costituzione stessa.
Inoltre crea un inquietante precedente ripreso anche dall’intervento dal capogruppo liberale, Enrique Quiñonez.

"Oggi sono cambiate le cose per l’entusiasmo e la fede di voler cercare una via d’uscita alla crisi che vive il Nicaragua. Io capisco, signor Presidente, quando Lei e i suoi colleghi del Frente Sandinista dite che il Plenario è sovrano. Per quello che sapevo, il quorum si ottiene con quattro membri della Junta Directiva. In ogni caso, il Partido Liberal per cercare la pace nel paese non si metterà a protestare per questa illegalità. Ma andremo oltre. In futuro, con i nostri quattro membri della Junta Directiva, anche se lei non vorrà mettere all’ordine del giorno una legge noi potremo raccogliere 47 voti e discuterla ugualmente e se lo avessimo saputo prima non avremmo aspettato tanto tempo per approvare il Cafta, sil quale Lei impediva la discussione e prossimamente potremo anche risolvere definitivamente la distruzione dei missili SAM-7.

Ci sommiamo al voto di questa legge e crediamo che il popolo del Nicaragua abbia la speranza che oggi si stia dando un grande passo di speranza per il Paese. Invito i miei colleghi della Junta Directiva e il resto dei deputati liberali a prendere posto ed iscriversi alla seduta parlamentare".

(Testo e foto Giorgio Trucchi)


Bananeros in marcia per celebrare gli accordi

Domenica 23 la grande marcia di Chinandega

Quando il 9 ottobre hanno fatto ritorno alle loro case, i bananeros avevano invitato tutti i cittadini, le organizzazioni presenti in questi otto mesi di lotta e le stesse istituzioni nicaraguensi a una grande marcia per celebrare gli accordi firmati con il Governo e con la Asamblea Nacional.

Ora tutto è pronto.

Circa 7 mila persone sfileranno per le strade di Chinandega come segno di una lotta che è stata dura e che ha vissuto momenti anche molto tragici a causa della morte di decine di loro compagni e compagne.

Una lotta che peró ha condotto a risultati importanti che dovranno essere ratificati nei fatti da parte delle Istituzioni nicaraguensi.

La presenza di queste ultime alla marcia avrà proprio l’obiettivo di far sì che rinnovino il proprio impegno in modo pubblico e davanti a migliaia di persone ammalate a causa del Nemagón.

Appuntamento quindi questa domenica a Chinandega per festeggiare gli accordi, ma anche per ricordare a Governo e deputati che si è solo all’inizio di un cammino ancora molto lungo.