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L’IMPERATORE DEL MONDO (parte 2)

Publie le giovedì 7 ottobre 2004 par Open-Publishing

Governi Viviana Vivarelli

(per leggere la parte 1 clicca qui)

A CREDERSI LEONE A VOLTE CI SI SBAGLIA

di Viviana Vivarelli

Quando ho recriminato su questo povero mondo che e’ costretto, non si sa perche’, ad essere succube del presidente di uno stato che non e’ nemmeno il piu’ grande in assoluto ne’ il migliore, mi si e’ fatto giustamente notare che non e’ esatto nemmeno dire che Bush fu eletto con 300.00 voti in piu’.

In realta’ egli prese il potere con mezzo milione di voti IN MENO.

Piu’ esattamente, se ogni voto avesse avuto il peso di un voto, se quindi ci fosse stata democrazia in USA, egli avrebbe dovuto perdere per 539.898 voti.

Ma il meccanismo elettorale americano e’ tutt’altro che democratico, infatti hanno inventato, e non hanno mai corretto o aggiornato, un meccanismo elettorale perverso: le elezioni presidenziali in due gradi.

In ogni stato vengono eletti i grandi Elettori: il partito che vince, sia esso democratico o repubblicano, porta il suo voto alle elezioni finali, la minoranza non è rappresentata, per cui gia’ dal primo turno si puo’ capire chi sarà il presidente.

Pero’ uno stato piccolo, che in genere e’ anche uno stato rurale (e dunque conservatore), porta un tot di grandi elettori come uno stato piu’ grande e piu’ evoluto (e spesso democratico). Ma che bella democrazia!?! Sarebbe come dire che il paesetto di Pontedilegno porta tanti Grandi Elettori quanto la citta’ di Milano.

Ogni stato ha diritto a un numero di delegati pari alla somma dei suoi senatori più i suoi deputati.

Ma questo tot non è cambiato dal tempo dei Padri Fondatori (1787)

Per questo meccanismo perverso, la California (35 milioni di abitanti) è rappresentata da 2 senatori, esattamente come lo Wyoming (che ne ha mezzo milione).

Dalle zone meno abitate arrivano dunque più elettori che dalle zone fittamente popolate. I 25 milioni di abitanti sparsi tra l’Alaska e il Golfo del Messico
eleggono ben 61 grandi elettori, 7 di più dei 54 delegati della California, che conta 35 milioni di abitanti, 18 di più di New York e Massachusetts, che insieme hanno ugualmente 25 milioni di abitanti circa.

Cito dal Manifesto: "Politicamente, gli Stati Uniti sono un paese diviso in 4 parti
all’incirca uguali: 2 non prendono parte al processo elettorale, mentre le 2 che partecipano riversano i loro suffragi una sui democratici e una sui repubblicani.

Questi ultimi, grazie alla distorsione nella rappresentanza, godono oggi di una specie di golden share che trasforma il loro 25% nel 100% del potere.

A loro, basta convincere poche migliaia di elettori incerti, in stati come l’Ohio, la Florida o il New Mexico, per riportare alla Casa Bianca il peggior Presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto."

Mi pare che qui di democrazia ci sia poco da esportare.
Purtroppo, se in fatto di democrazia gli USA piangono, l’Italia non ride.

Chiedo: esiste in Italia qualcuno a sinistra che mi possa spiegare come mai la sinistra dalemiana ci abbia cosi’ pervicamente convinti della bonta’ del sistema maggioritario, cosi’ da impiantare anche in Italia un tale perverso sistema elettorale per cui la coalizione che vince ha un potere assolutamente smisurato e non proporzionale al peso reale nel paese?

E si permetta di votare ogni arbitrio a colpi di maggioranza e addirittura di distruggere ben 48 articoli della Costituzione e di rovesciare i fondamenti stessi dell’equilibrio dei poteri?

Dal ’93 noi abbiamo un sistema elettorale misto a turno unico. 3/4 dei seggi della Camera (475 deputati) vengono dal maggioritario. Un quarto (155 seggi) dal proporzionale con soglia di sbarramento al 4%.

Il che vuol dire che la maggioranza assoluta della Camera può governare in modo totalitario, fregandosene dell’opposizione che resta li’ a guaire alla luna.

Io posso anche capire che una destra in vena di presa del potere escogiti questo meccanismo perverso quanto quello americano, ma, in nome di Dio, che cosa gli e’ preso a D’Alema per vedere anche lui in questa bella scorciatoia verso il potere qualcosa di minimamenmte democratico?

Come si dice: chi e’ causa del suo mal pianga se stesso....

Ma noi che abbiamo fatto di male per avere politici tanto dissennati?

Esopo raccontava questa fiaba: "Mucca e capra e pecora paziente furono le alleate del leone nella foresta. Presero un immenso cervo, e il leone lo spartì dicendo:
«Mi chiamo il re, la prima parte è mia; mi date la seconda come socio; la terza viene a me per la mia forza; la quarta, dico, guai a chi la tocca.»

Forse che qualcuno si credeva leone ed era capra?
Insomma famo alla romana o famo la parte del lupo e chi e’ capra sia magnato?

Viviana

vivianavivarelli@aliceposta.it