Domani si vota negli Stati Uniti per le cosiddette elezioni di medio termine. Se dovesse prevalere il partito democratico, verrà lanciata una grande operazione d’immagine tesa a presentare una svolta "pacifista" da parte della classe politica statunitense. Ma non sarà così.
di Gennaro Carotenuto
Anzi, il partito della guerra probabilmente diverrà ancora più forte da domani negli Stati Uniti. Per esempio il 64% dei candidati democratici si oppone fieramente non alla guerra, ma al ritiro (…)
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Governi
Articoli
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Stati Uniti: nessuna svolta in vista
6 novembre 2006 par (Open-Publishing)
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L’ESPROPRIO DEL TFR - AL POSTO DELLA PENSIONE, L’ESTREMA UNZIONE?
6 novembre 2006 par (Open-Publishing)
di Lucio Garofalo
Hanno liquidato la cara, vecchia “liquidazione”, e l’hanno sostituita con il TFR = Trattamento di Fine Rapporto = Trattamento di m****. Scusate, volevo dire di cacca.
L’accordo stipulato tra il governo Prodi(torio) e le cosiddette “parti sociali”, ossia i sindacati e la Confindustria, è semplicemente inaudito e vergognoso.
Se questo è il risultato della tanto osannata e agognata “concertazione”, allora è meglio lo scontro di classe, la lotta dura (e senza paura), dato (…) -
Oaxaca: El pueblo unido jamas serà vencido
29 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
1 commentodi Alessandro Ambrosin
A Oaxaca in Messico arriva l’ esercito. Poliziotti mimetizzati tra la folla in abiti civili sparano. Per uccidere. Bradley Roland Will, giornalista di Indymedia, muore dopo essere stato raggiunto da un colpo letale all’addome. Centinaia di feriti, arresti, perquisizioni e addirittura sparizioni di civili non placano le intenzioni del presidente Fox che continua ad inviare sul posto le forze speciali. Parola d’ ordine: reprimere i rivoltosi.
Cinque mesi fa il (…) -
Migranti: il muro della vergogna - Ich bin Mexikaner
28 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
3 commentiBush lo ha voluto ed è legge. Il muro che divide l’America in due sarà ampliato a 1.226 km di cemento, metallo e torrette ipertecnologiche per una faraonica commessa da 9 miliardi di dollari a beneficio del complesso militare-industriale statunitense. Il confine tra Stati Uniti e Messico -violato la scorsa settimana dal Subcomandante Marcos- causerà ancora più lutti e tragedie. In appena un decennio i Vopos a guardia della frontiera statunitense hanno infatti ammazzato almeno 500 cittadini, (…)
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Oaxaca. Messico: assassinati un cameraman statunitense, un insegnante ed uno studente
28 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
Ascoltate in linea Radio APPO
Piu’ informazioni qui 1, 2, 3
Un colpo sparato da 30-40 metri ha ucciso Brad Will, colpito alla bocca dello stomaco, l’attivista cameraman statunitense impegnato con il sistema informativo alternativo Indymedia a New York è morto prima di arrivare in ospedale.
Un altro fotografo è rimasto ferito ad un piede da questi spari scatenati dai paramilitari nel comune di Calicante,ennesima carica repressiva dei sicari (pare in abiti civili) al servizio di Ulises (…) -
Bangkok - PROTESTE IN PIAZZA CONTRO IL COLPO DI STATO TAILANDESE
24 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
Alcuni dimostranti protestano nei pressi del Parlamento thailandese contro il recente colpo di Stato (Ap)
TAILANDIA 24/10/2006 DOPO GOLPE: PRIMA SESSIONE PARLAMENTO, ELETTO PRESIDENTE Si sono riuniti per la prima volta, a cinque settimane dal colpo di stato che ha destituito l’impopolare ex-primo ministro Thaksin Shinawatra, i 242 deputati dell’Assemblea legislativa nazionale unicamerale designati dal cosiddetto Consiglio per la sicurezza nazionale, la giunta militare golpista. (…) -
Lula e Chávez, insieme verso la vittoria, mentre le ragioni latinoamericane emergono all’ONU e alla Farnesina
23 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
2 commentiSia Hugo Chávez che Lula da Silva corrono verso una trionfale riconferma elettorale. Per Lula è la consacrazione dopo essere stato costretto al ballottaggio da giochi sporchi. Per Chávez, atteso il 3 dicembre alla riconferma, non c’è proprio storia: è lui il leader della Rivoluzione bolivariana ed ha almeno il doppio dei voti del suo rivale. E intanto la Farnesina, per fare il proprio interesse nazionale, e non votare contro il Venezuela all’ONU, sta facendo infuriare Washington.
di (…) -
Questa democrazia non s’ha da fare!
22 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
5 commentidi Viviana vivarelli
Sentiamo Prodi bofonchiare su una nuova legge elettorale...
La deriva cominciò ai tempi del referendum sul maggioritario. E, se quello fu il male, la porcata Calderoli aggiunse il peggio. Chi votò, al refrendum per il maggioritario non fu certo informato dei suoi danni.
Ora li abbiamo visti per entrambi gli schieramenti.
Al tempo, solo pochi pensarono che una sinistra che proponeva un maggioritario, teso a favorire il più ricco, senza avere un magnate altrettanto (…) -
SALVAGUARDATE LE RISORSE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO. ORA RIFORME PIU’ INCISIVE
21 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
FINANZIARIA. COORDINAMENTO UNIONE: SALVAGUARDATE LE RISORSE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO. ORA RIFORME PIU’ INCISIVE
“In una finanziaria in cui si tratta di trovare un difficile equilibrio tra risanamento e sviluppo è motivo di soddisfazione il fatto che le risorse previste per le politiche che più direttamente riguardano gli italiani all’estero, siano state salvaguardate. Questo è un segno di attenzione del Governo e della maggioranza che lo sostiene nei confronti degli italiani che vivono (…) -
Lettera a Prodi - il Venezuela nei seggi non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU
20 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
Dott. ROMANO PRODI Presidente del Governo Italiano S E D E
Egr. Presidente del Governo italiano,
I sottoscritti firmanti, cittadini italiani e associazioni di italiani ed italo-venezuelani presenti nella Repubblica Bolivariana di Venezuela, in occasione dell’imminente elezione dei Paesi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, si rivolgono a Lei in qualita’ di massimo rappresentate della politica estera del Governo italiano, al fine di esporLE le nostre aspettative in (…)