di Franco Ferrari
Le ultime notizie sull’evoluzione della situazione militare in Afghanistan hanno riaperto la discussione sulla presenza italiana in quel Paese, in vista di un nuovo possibile scontro all’interno della maggioranza di centro-sinistra quando si dovrà decidere un ulteriore rifinanziamento della missione.
Le posizioni espresse in questi giorni ricalcano quelle emerse già nelle precedenti occasioni, sull’opportunità o meno del mantenimento di truppe italiane, attualmente (…)
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Guerre-Conflitti
Articoli
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Afghanistan: si riapre la discussione sulla strategia politica
13 settembre 2006 par (Open-Publishing)
1 commento -
L’ARTE DEL NEMICO INVISIBILE
11 settembre 2006 par (Open-Publishing)
di Marco Cedolin
Quando intorno al V secolo AC il Maestro Sun Tzu si accingeva a scrivere “l’arte della guerra” non esistevano ancora i mass media, la televisione e le registrazioni digitali. Non si stava avvicinando il quinto anniversario dell’11 settembre e Al Jazira doveva ancora lanciare nelle edicole il nuovo video dell’infinita produzione CIA, incentrato sulle bucoliche passeggiate di Osama Bin Ladin intento a progettare la distruzione delle Torri Gemelle mentre con passo sicuro (…) -
NON MI AVRETE... NON MORTO, ALMENO!
7 settembre 2006 par (Open-Publishing)
di PETER LAUFER
I soldati statunitensi stanno disertando a dozzine, anche quelli in prima linea in Iraq. Ma dove sono finiti? E perché l’esercito degli Stati Uniti non li cerca? Peter Laufer ha rintracciato quattro disertori.
Fanno parte dei soldati statunitensi in Iraq a cui l’amministrazione Usa preferisce non prestare attenzione. Sono i disertori - coloro che si sono dati per assenti dalle loro unità senza licenza e senza tornare, rischiando il carcere ed il disonore.
Quando il (…) -
Le lacune dell’informazione italiana sulla situazione in Libano
5 settembre 2006 par (Open-Publishing)
7 commentidi Susanne Scheidt
Gli italiani non sanno praticamente nulla su una "missione" in Libano che li coinvolge in prima fila e che sempre più precariamente rispetto al passato può essere presentata come "di pace"... La responsabilità di un apparato, i media, di disinformazione programmata dove operano autentiche nullità.
Guardo sempre i notiziari della RAI e di RAInews24 per sapere come le cose vengono presentate all’opinione pubblica - tenendo conto che la maggior parte della gente non legge (…) -
LA NAZIONE DEI BISONTI
2 settembre 2006 par (Open-Publishing)
di Vincenzo Andraous
Sento e vedo migliaia di persone, di ogni colore e nazione, diagnosticare terapie politiche e sociali per stabilizzare diritti e democrazie in paesi dilaniati dalla ferocia della povertà, dall’ingiustizia oramai globalizzata, che non sottrae religioni e dei, dal taglione del mors tua-vita mea.
Guerre e stragi, uomini in armi e bambini depredati di ogni sorriso, terre divise e derubate dei propri confini, inni alla pace gridati a tempo di musica, e richieste di (…) -
ARMIAMOCI E PARTITE
2 settembre 2006 par (Open-Publishing)
di Marco Cedolin
Dopo settimane dense d’incertezza, dichiarazioni, smentite, ipotesi, ambizioni di comando, comandanti ambiziosi e governi recalcitranti, il “grande giorno” sembra davvero essere arrivato.
La prima missione (di guerra? Di pace?) del governo Prodi sta spiegando le vele in direzione del Libano dove dovrebbe giungere nella giornata di venerdì.
Questa notizia, la sommaria composizione della forza militare italiana deputata, almeno inizialmente, a costituire il nostro (…) -
LA STRAGE A BESLAN, SCUOLA No. 1: VERITA’ ANCORA LONTANA DOPO 2 ANNI
2 settembre 2006 par (Open-Publishing)
Soldiers leave school No. 1 after security check before ceremonies to remember the 333 people who died in Russia’s worst terrorist attack, in Beslan, southern Russia, Friday, Sept.1, 2006. Children, weeping parents and somber-faced officials marked the second anniversary of Russia’s worst terrorist attack Friday, attending tearful ceremonies at the burnt-out shell of Beslan’s School No. 1, where 333 staff, students and other adults died. (AP Photo/Sergei Grits) 03/09/2006 Russia: (…)
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Tra bombe a grappolo rischiosa la consegna degli aiuti
1 settembre 2006 par (Open-Publishing)
Sembrano piccole palline da tennis verdi oppure hanno l’ aspetto di bottigliette metalliche con un ciuffo di nastrini bianchi. Se ne vedono un’ infinita’ nelle campagne scoscese poco a nord del fiume Litani, tartassate dalle bombe a grappolo lanciate in quantita’ innumerevole dai caccia israeliani fino a due giorni prima della tregua cominciata il 14 agosto. Ne sono state recuperate fin’ora (26 agosto 2006, ndr)1800 e le vittime sono state 11, con 43 feriti, dicono fonti libanesi.
Sono i (…) -
CHAVEZ IN SIRIA DICHIARA DI VOLERE FRONTE COMUNE CONTRO L’EGEMONIA USA
31 agosto 2006 par (Open-Publishing)
Il presidente siriano Bachar al-Assad e quello venezuelano Hugo Chavez hanno espresso mercoledì (nella foto) la loro volontà comune di far fronte alla «egemonia» americana.
Chavez, durante la prima visita ufficiale in Siria, ha spiegato al suo arrivo: «Noi abbiamo la stessa visione politica. Siamo due paesi e due popoli che resistono e fanno fronte alll’agressione imperialista.» La settimana passata, nel corso di una conferenza vicino a Pechino, Chavez ha accusato Israele d’aver perpetrato (…) -
Davvero non riuscite a vedere?
31 agosto 2006 par (Open-Publishing)
MORGANTINI Luisa
vi invio questo straordinario articolo di Amira Hass apparso sul quotidiano Haaretz. Una voce che insieme a quelle dei soldati che si rifiutano di combattere, ai giovani e non solo giovani israeliani che ogni settimana manifestano insieme ai palestinesi a Bi’ilin per fermare il muro, alle donne della coalizione per la pace alle tante associazione per i diritti umani mostrano l’ Israele che bisogna salvare da una politica militare e coloniale. Grazie Amira. Abbracci (…)