Home > LO SCONTRO

LO SCONTRO

Publie le venerdì 20 gennaio 2006 par Open-Publishing
7 commenti

Dazibao Donne Governi Doriana Goracci

di Doriana Goracci

E’ scontro. La notizia è di poche ore fa. Lo scontro è l’urto violento di due forze opposte ed ostili, di due macchine che cozzano, il diverbio violento tra due persone. In questo scontro, io non ho patente per rappresentare l’antagonista, non ho patente per davvero e non perdo punti. In questo scontro allora chi ci perde, chi è il nemico, chi vuole andare a ficcarsi in questo gioco guerresco e pericoloso, chi si sente forte e pronto a spaccarsi la testa?

Il presidente del Consiglio scrive alle azzurre: è il momento di fare capire che non si tratta di semplici elezioni. "E’ il momento di far capire a tutti che quello che ci attende non è un semplice confronto elettorale, ma è lo scontro decisivo tra due
opposte visioni del mondo". Lo scrive il premier Berlusconi ad Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Fi, in occasione della presentazione dell’associazione femminile "Valori e libertà".

Scopro allora che per me donna, la nemica (?), la parte opposta deve essere rappresentata da Isabella Bertolini....

colei che è ’ stata relatrice alla Camera della Legge sull’immigrazione, nota come
"Bossi-Fini",quella che ha iniziato la carriera politica nella Gioventù liberale,
quella che candidata alle politiche del ’94,fu nominata nello stesso anno, dal Presidente Silvio Berlusconi, Coordinatore provinciale di Modena, è stata eletta per due volte (nel 1995 e nel 1999) nel Consiglio comunale della sua città, ottenendo nel 1999 il miglior risultato in termini di preferenze (1.466) di tutta la storia repubblicana modenese.Al primo Congresso provinciale di Modena, nel 1997, viene riconfermata alla carica di Coordinatore del Partito e, nello stesso anno, diventa responsabile regionale dei Dipartimenti di Forza Italia.Eletta nel Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, per la prima volta nel 1995, nel 2000 è stata riconfermata con 8.870 preferenze ed ha ricoperto la carica di Presidente del Gruppo di Forza Italia, la forza politica più rappresentativa, con i suoi dieci Consiglieri, dopo quella dei DS.Contemporaneamente è stata nominata dal Presidente Silvio Berlusconi Coordinatore regionale del Partito in Emilia-Romagna.
Oggi 19/1/2006 l’On. Bertolini ha presentato l’associazione ’Valori e libertà’, ha detto sempre oggi "Prodi? La solita minestra riscaldata male",il 16/1/2006 "Fassino messo alle corde da verità del Premier Berlusconi",il 9/1/2006 "L’Occidente ascolti le parole di Papa Benedetto XVI", il 10/1/2006 " Giusta la proposta del ’Foglio’ di una medaglia per Fabrizio Quattrocchi, il 12/1/2006 riunisce i 32 Presidenti dei Comitati per la Vittoria e i 10 Coordinatori provinciali, il 9/ 12/2005 apre la campagna elettorale: Sabato 10 dicembre 100 gazebo azzurri in 100 piazze
della regione rossa", il 22/11/2005 "Abbiamo detto la verità sulla manovra", il
12/11/2005 "il progetto è già realtà", il 31/10/2005 aderisce a manifestazione pro
Israele,il 28/9/2005 "Accoglienza sì, invasione no.Nuova legge sull’immigrazione"

Non trovo niente di accogliente, condivisibile nelle iniziative della signora Isabella
Bertolini, certamente tra le migliori donne di FI, assai più presente in televisione, di certe altre "signore" del medesimo gruppo politico.

Io non vado allo scontro con nessuno, tantomeno con nessuna, ma faccio appello alle donne uscite dal silenzio,alla loro creatività, alla loro competenza. Chiedo di far sapere che ci aspettano giornate mesi in cui non possiamo rimandare niente, in cui dobbiamo tentare tutte le strade,i percorsi dimenticati: il porta a porta, il confronto, il dialogo, la solidarietà, lo scambio. Dobbiamo tentare tutte le strade percorribili, fare breccia nei cuori e nei cervelli, dobbiamo chiedere con forza e determinazione spazi, tempi che ci hanno negato e spesso ci siamo negate, per timore di uscire dal silenzio e diventare protagoniste della nostra vita. Noi non ci mettiamo elmetti, neanche vogliamo difenderci con gli scudi, noi non vogliamo lo scontro.
Noi sappiamo cos’è la resistenza, ma è giunto il momento in cui dobbiamo chiedere TUTTO. "Con la forza della non violenza".

Doriana Goracci

Messaggi

  • Bene! Ciampi non ha firmato la modifica di legge che vietava l’appello dopo una assoluzione in primo grado. Risultava chiara la sperequazione tra i diritti delle due parti in causa.

    Invece B insiste con la par condicio, non gli basta di avere occupato di fatto a pieno campo la Tv e di sforare sulla radio, vuole avere il diritto per legge alla maggior fetta di televisione italiana calpestando anche i diritti paritari dei suoi soci della Cdl e il proporzionale che rimette tutti alla stessa base di partenza.
    E’ talmente convinto che piu’ gli Italiani vedranno la sua faccia ritoccata, piu’ sentiranno una coazione invincibile a votarlo, che spinge Ciampi perche’dilazioni 15 giorni lo scioglimento della camere che da’ il via alla campagna elettorale (la chiusura del parlamento e’ il 29 febbraio) e intende portarci al voto 15 giorno piu’ tardi.
    Magari riproporra’ l’uso di cassette preregistrate con messaggi subliminali, quelle che aveva usato per la prima vittoria.
    Insomma il fiato della sconfitta gli sta talmente sul collo che e’ disposto a qualunque atto di arbitrio pur di scongiurarla.
    Pietoso! Pietoso veramente!

    Ma se ne restasse ad Hammamet insieme a tutti gli altri ladri!

    Intanto Ferrara vuol organizzare una marcia di ’nani e ballerine’ a favore del premier (un requiem?).
    Ha gentilmente declinato Socci (dicendo che come premier B e ’unfit’= inadatto). Baget Bozzo si e’ defilato da quel di’. In dubbio la Prestigiacomo. Il duo Vianello verrebbe ma non si garantisce che cammini.

    Ferrara, come Pecorella, come Bondi, come Adornato, viene dalla sinistra rossa. B ha dato loro la ricchezza e il potere, ma non potra’ mai dargli l’onore e mai, soprattutto mai, l’appoggio della piazza. Ferrara ne soffre, non gli basta avere su Lasette un pulpito fisso da cui strapazzare chi vuole e dire oscenita’ ogni giorno, non gli basta avere un giornale finanziato dalla moglie di B. da cui lanciare ogni giorno strali teocon, l’astinenza della piazza gli produce contorcimenti viscerali, anela quelle grandi manifestazioni rosse dove il popolo plaudente inneggia al suo leader, ma non ha sottomano un Berlinguer, un Lama, un Cofferati dei tempi migliori e B sulla piazza gli crolla come un manichino da teatro. E allora Ferrara inventa strane manifestazioni a cui regolarmente non va nessuno, a favore di Quattrocchi, a favore Bush, a favore di Sharon, e, ora, a favore di B. L’insistenza di Ferrara e’ lodevole, ma e’ proprio l’eroe che gli manca.
    Le manifestazioni di piazza, si sa, la Cdl non le sa proprio fare. Alla contromanifestazione di Perugia erano in tredici e ricordo una squallida piazza di Roma con 4 gatti in fascia tricolore.
    La marcia pro-B sarebbe il giorno di san Valentino. Forse Ferrara pensava a empiti d’amore, ma la storia ci consegna un San Valentino alquanto diverso: il 14 febbraio 1929 in un garage di Chicago, 7 uomini della banda di Bugs Moran furono uccisi da 4 sicari travestiti da poliziotti. Il mandante era Al Capone.
    E visti i tempi che corrono... rischiare un remaque non sarebbe proprio di buon auspicio
    viviana

    • Ciampi aveva un mese di tempo prima di pronunciarsi sulla legge Pecorella (art.73, e la legge Pecorella e’ stata fatta il 12), poteva farlo ben passare questo mese, prima di rinviare la legge alle Camere.
      Non c’era tutta questa fretta di rimandarla, come non ci sarebbe mai stata in passato tutta quella fretta di firmare istantaneamente obbrobri come la ex Cirielli.
      Non mi sono mai piaciuti i giochini di Ciampi, fare bei discorsi vacui e retorici privi di effetti pratici, citando presunti valori democratici, tanto per salvarsi la faccia e contraddirli poi con firme troppo rapide a leggi-insulto contro la Costituzione.
      In fondo questo Presidente della Repubblica voleva fare il suo settennato senza avere troppe grane con B e c’e’ riuscito. Non mi meraviglierebbe sapere che appartiene alla P2 anche lui.
      Era il massimo garante della Costituzione. E cosa ha fatto invece? Niente. Solo vuote parole.

      E Cossiga, il gran massone, che ora ha anche la faccia di dirci da Tunisi che "si puo’ anche rubare personalmente quando si rende ricco uno stato!" e parla uno per dire per due (ma i furti si sono visti e lo stato non è diventato più ricco né con Craxi né con B!), quel Cossiga che nel 92 si autodenunciò per cospirazione politica (Gladio), quello che ha tenuto tutte le parti e le controparti in questo sciagurato paese, tessendo intrighi, facendo insinuazioni, gestendo politici e spie, l’inquietante Kossiga che qualunque paese civile avrebbe radiato come golpista, deve adesso diventare "il precedente" a cui B si appigliera’ per allungarsi questa infinita legislatura che e’ peggio delle zanzare tigre e non finisce mai!
      Il parlamento deve cessare di legiferare il 29 di questo mese, ma c’e’ il precedente di Cossiga che fece riaprire le Camere, dopo aver dato le dimissioni nel 92 per indegnita’, per legiferare sull’obiezione di coscienza
      Mai che in questo paese ci sia un precedente onorevole! E B non manchera’ di insistere sull’accanimento del suo potere attaccandosi a questo.
      E’ con queste armi che viene perpetuato (o perpetrato) lo scontro di civilta’?
      viviana

  • Cara Doriana,
    dai tuoi messaggi trapela una forte passione che ammiro, ma impegnare tanta energia per sta Bertolini mi sembra fuori luogo: una delle tante marionette del teatrino politico quotidiano: stiamo attenti, ci vogliono far fare le battaglie contro i mulini a vento.....e con facilità dirottano forse l’unica forza rivoluzionaria rimasta nella società, la donna, nel ghetto del loro mondo etichettato.
    Lorenzo

    • Caro Lorenzo ti ringrazio per la passione, che c’è ma cerco anche di ragionare. Le prime
      pagine dei quotidiani sono piene degli avvertimenti sinistri del Laden, io che ho una
      vocazione per fissarmi sulle parole, certe parole...questo scontro inaugurato, questo
      testimone passato ad una donna, alla donna di Forza Italia, mi fa pensare...e poi di
      conseguenza comunicare. Berlusconi non maschera un bel niente, apre una guerra tra mondi
      opposti, proclama, dichiara che è scontro: di civiltà, di cultura, di fede e lo fa alla
      grande e candida per questo una donna. Come sottovalutare tutto questo, come non
      organizzarci fra noi, non a fini elettorali, perchè ognuno sarà libero di votare o
      astenersi, ma non c’è più tempo credo per le riflessioni, il leccarsi le ferite, le
      frustrazioni. Siamo o no uscite dal silenzio?E come vogliamo convogliare la nostra
      rabbia, in che modo esserci e far esserci tutte in questo conflitto con "cavalieri"
      armati e "cavallerizze" al seguito? Altro che mulini al vento...non mi va più solo di
      parlare..al vento, appunto.
      Doriana

    • Hai ragione Doriana,
      è una questione primaria, sia simbolica che di sostanza.
      Non è da sottovalutare e fai benissimo a fare un appello alla mobilitazione. Le anime
      sono oggi molto atrofizzate!
      Vittorio

  • Cara Doriana,
    condivido in pieno, la Ber...tolini e il suo padrone Ber...lusconi sono per me insopportabili.
    Se penso che, a causa dei continui alterchi nell’opposizione, questi potrebbero, spero proprio di no, ripresentarsi nei loro rispettivi ruoli....mi vene voglia di andar via da questo paese.
    Magari mi ritiro in Sardegna.....ma l’homo ridens ...lo ritrovo purtroppo anche lì fra i suoi 44 ettari di cactus e colonne e megaville sul mare .
    Tu non mollare su questo tema. Non mollerò neanche io.
    Un abbraccio
    Antonio

  • Cara Doriana,

    sono del tutto d’accordo che «dobbiamo chiedere TUTTO."Con la forza della non violenza".»

    A questo proposito cosa fate lì a Viterbo e dintorni? Vi incontrate, riflettete,
    discutete e, successivamente, organizzate, coinvolgete organizzazioni politiche? State in
    rete ad esempio con altre città del Lazio e con Roma? Perché penso sia soprattutto
    necessario discutere e approfondire fra noi, donne in primis ma invitando uomini che
    stimiamo. A partire, secondo me, dalla domanda: «come mai a tanta libertà femminile
    ormai dilagante in occidente - nell’accesso a tutte le professioni in alcune delle quali,
    generalmente le più qualitative, addirittura superiamo in numero i professionisti
    uomini, libertà d’accesso alla carriera militare e libertà nei costumi anche sessuali
    (spesso esibiti con totale disinvoltura ma non so quanto obbedienti a modelli imposti
    dalla sessualità maschile) - a tanta libertà femminile in tutti questi campi non
    corrisponde non solo visibilità ( e questo dovrebbero chiederselo le donne che lavorano
    nella informazione) ma capacità d’incidere nella politica che non possiamo definire solo
    maschile, anche se quello è il modello di riferimento, perché ormai troppe donne -
    anche se ancora poche nei livelli di comando - nella politica sono presenti ma senza che
    questa loro presenza abbia davvero condizionato una pratica politica nuova, capacità
    d’incidere nella cultura, anche se sempre + numerose e pregevoli le presenze femminili
    nell’arte, nella filosofia ecc.

    Ritengo fondamentale chiedersi, chiederci come mai a tanta libertà non corrisponda
    altrettanta forza culturale, sociale, politica.

    E da questo partire per sapere cosa e come agire efficacemente.

    In alcuni incontri romani ho constatato una debolezza nel restare sulla difensiva
    accettando una lettura molto riduttiva - in parte imposta dai mass-media, ma non solo -
    sulla manifestazione del 14 e sull’assemblea iniziale alla Camera del Lavoro di Milano..
    Debolezza nel non aprire una discussione a tutto tondo su TUTTO, come tu dici giustamente.

    Vieni domani alle 18 alla Casa Intern. Donne? io se non mi succede qualcosa di grave e
    imprevisto ci sarò. E il 5 febbraio altrettanto.

    Un abbraccio forte

    mluisa