di Maurizio Debanne
Un anno fa moriva a Parigi Yasser Arafat. Con la sua scomparsa si chiuse un capitolo del conflitto israelo-palestinese-arabo iniziato 40 anni prima quando Abu Ammar prese sulle spalle la lotta del popolo palestinese per l’indipendenza. Terrorista per gli israeliani, eroe e simbolo di un popolo senza terra, la scomparsa di Arafat ha significato per i primi un punto di svolta per il processo di pace in Medio Oriente, per i secondi la perdita del padre di una patria mai (…)
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Articoli
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Un anno fa si spegneva a Parigi Yasser Arafat
11 novembre 2005 par (Open-Publishing)
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Falluja come Abu Grajib: il terrore terrorizzi
10 novembre 2005 par (Open-Publishing)
3 commentidi Gennaro Carotenuto
Quelle del documentario di RAINEWS24 non sono propriamente rivelazioni, almeno non per i 24 milioni di iracheni o quanti ne restano, e per quella ridotta fetta di opinione pubblica mondiale che per mestiere o dovere civile fa la fatica quotidiana di informarsi. Ma sono immagini potentissime che perlappunto vanno sistematicamente depotenziate, per esempio mandandole in onda alle 7.35 di mattina.
Almeno in Italia il solo TG3 ha ripreso edulcorandole ed addolcendole (…) -
Democrazia al fosforo
10 novembre 2005 par (Open-Publishing)
2 commentide Giuliana Sgrena
L’uso del napalm e del fosforo bianco nella guerra in Iraq era già noto. Purtroppo. Dei cadaveri carbonizzati ritrovati dopo la battaglia dell’aeroporto (aprile 2003) mi avevano raccontato gli abitanti di Falluja prima ancora di diventare profughi, dei volti scarnificati dal fosforo bianco mi avrebbero detto poi e l’avrebbero confermato i soldati americani impegnati sul campo di battaglia (anche in una intervista al manifesto, 25 settembre 2005). Ma questo orrore (…) -
Fassino, ripensaci: guarda le prove di questi crimini
10 novembre 2005 par (Open-Publishing)
2 commentidi Piero Sansonetti
Leggete l’articolo di Sabina Morandi, che pubblichiamo qui, e provate a restare calmi. Come si fa? Questi hanno raso al suolo Fallujah e arrostito la sua popolazione, e in quegli stessi giorni i loro capi, dalle Tv di tutto il mondo, tuonavano sulla democrazia da esportare, sui valori dell’Occidente, sul cristianesimo, sulla libertà, sui diritti dei bambini e delle donne, sulla legalità internazionale, sul Burqa, sull’arretratezza dell’Islam. Va bene il cinismo della (…) -
Gli americani a Fallujah hanno usato le armi di distruzione di massa
9 novembre 2005 par (Open-Publishing)
Clamoroso documentario di Rai News24 che la Rai manda in onda quasi clandestinamente
di Sabina Morandi
Si chiama "Fallujah, la strage nascosta", è una inchiesta giornalistica realizzata da Sigfrido Ranucci e curata da Maurizio Torrealta per Rai News24 e che andrà in onda stamattina alle sette e trenta sulla terza rete.
Questa inchiesta ci racconta in modo crudo e atroce - con immagini agghiaccianti, testimonianze e documenti - la storia della presa di Fallujah da parte dell’esercito (…) -
“Io sono stato a Falluja”
9 novembre 2005 par (Open-Publishing)
1 commentoIl documentario di RaiNews24
Javier Couso, fratello di José, il cameraman di Tele5 assassinato a Baghdad dagli statunitensi, ha visitato Falluja. Ha raccolto eccezionali testimonianze sull’uso di armi chimiche e sulla sistematica violazione di diritti umani nella città martire dove 50.000 civili avrebbero trovato la morte sotto le bombe e i rastrellamenti statunitensi
Intervista di Gennaro Carotenuto
Javier è nato a El Ferrol, in Galizia, la brutta città portuale dove è nato Francisco (…) -
Fosforo bianco
9 novembre 2005 par (Open-Publishing)
3 commentidi Giancarlo Pacchioni
In Iraq c’è la democrazia, la riprova è che gli avvocati di Saddam vengono rapiti o uccisi. In Iraq c’è la democrazia, infatti non c’è libertà di stampa e di informazione. In Iraq c’è la democrazia, infatti ogni giorno democraticamente muoiono sia civili che militari. In Iraq c’è la democrazia, la riprova è che il petrolio iracheno è estratto dagli americani e dagli inglesi.
Che in Iraq c’è la democrazia è dimostrato dal fatto che i giornalisti ogni giorno (…) -
FALLUJAH s’illumina d’immenso! (video e Deiana interpella Martino)
8 novembre 2005 par (Open-Publishing)
3 commentidi Doriana Goracci
Le sciagurate dichiarazioni americane sulle bombe al fosforo bianco"dovevamo illuminare Fallujah", devono illuminare il nostro paese. I fuochi nella notte da tragedia in Europa e nel Mondo fanno tremare, non le coscienze, ma il potere di chi ha qualcosa da salvaguardare dalla "barbarie", fosse pure una macchina.
Ognuno nel mondo occidentale ha quindi paura, pura semplice paura. E’ come entrare in un tunnel ad altavelocità questo si, una strada senza ritorno.E le (…) -
Iran, Israele, il sionismo: la scivolosa ambiguità de “L’Ernesto”
7 novembre 2005 par (Open-Publishing)
1 commentodi Ok. Tober
Le dichiarazioni del presidente Iraniano Ahmadi-Nejad sulla cancellazione di Israele dalla carta geografica hanno provocato varie reazioni nella sinistra italiana. La discussione si è in un buona parte concentrata sulla manifestazione promossa da Giuliano Ferrara. Anche a sinistra si è discusso se partecipare o meno, dato l’orientamento pro-Sharon e anti-palestinese da sempre sostenuto dal direttore del “Foglio”. Nella sinistra alternativa è prevalsa la decisione di non (…) -
Contrordine, compagni!
6 novembre 2005 par (Open-Publishing)
di Viviana Vivarelli
o meglio: Contrordine, camerati!
...emerge adesso che Saddam voleva dimettersi prima che scoppiasse la guerra e che il governo italiano che sapeva finse di nulla per forzare la guerra di Bush.. Dunque non solo Saddam non aveva armi di distruzione di massa e il governo italiano lo sapeva benissimo, non solo Inghilterra e Francia hanno voluto vidimare un dossier italiano montato da uno spione da quattro soldi e avvalorato dalla CIA e dalla stampa di Berlusconi, ma (…)