Nel suo libro, Dominique Vidal (Le Monde diplomatique) descrive il malessere delle periferie
di Mattia Pelli
La Francia postcoloniale, che in trent’anni non è riuscita a dare casa e lavoro ai suoi immigrati; la Francia che ha dimenticato le periferie delle sue città; la Francia che deve affrontare la rivolta di migliaia di suoi giovani figli dell’immigrazione, disperati e rabbiosi, colpiti dal razzismo e dalla brutalità della polizia; questa Francia sta scivolando irrimediabilmente verso (…)
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Discriminazione
Articoli
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Parigi : "Razzismo e degrado sociale, i giovani delle banlieue esclusi due volte"
7 novembre 2005 par (Open-Publishing)
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Nique la police ... Rakozy dimettiti!
6 novembre 2005 par (Open-Publishing)
"Ouh ouh assassin de la police..... Nique [fotti] la police", sono versi di una canzone rap molto diffusa nelle banlieues francesi (cantata dal gruppo NTM, cioè "Nique Ta Mère"), così come, molto significativa alla luce dell’attuale rivolta giovanile, "J’ai pas fait plus de 500m que les keufs ne m’arrêtent" (non ho percorso più di 500 metri che i poliziotti mi arrestano).
Questi versi esprimono al meglio (o al peggio, come si crede) il senso profondo della rivolta: "nique la police" e (…) -
Cofferati (timido) chiede legge e ordine. I giudici (spavaldi) incriminano 34 ragazzi
4 novembre 2005 par (Open-Publishing)
di Checchino Antonini
Gli "apaches" arrivano a Piazza Maggiore che è già tramontato il sole. Arrivano coi tamburi e i totem, arrivano urlando. Un cartello chiarisce: «Vogliamo tutto».
Sono usciti poco prima dalla "riserva" di Piazza Scaravilli, zona università. La riserva, naturalmente, è un’aula occupata. Il tam-tam si sente chiaro e forte dalla sala del Consiglio di Palazzo D’Accursio. Sotto, gli studenti rivivono, mettendola in scena, la carica del 28 ottobre con i manganelli che (…) -
Quella di Cofferati è un’operazione sociale iniqua e reazionaria che non può essere tollerata
3 novembre 2005 par (Open-Publishing)
Bologna laboratorio per un nuovo "riformismo di governo"?
di Roberto Sconciaforni*
Il primo elemento che colpisce, nella discussione apertasi da mesi a Bologna sulla legalità, è la proiezione distorta delle diverse posizioni che viene offerta dagli organi di stampa e televisivi.
Sembra, infatti, che da una parte vi sia il sindaco Cofferati difensore della legalità e dall’altra chi sostiene uno stato di illegalità. In realtà, va chiarito subito che è inconcepibile affrontare una (…) -
Cofferzemolo avrebbe dovuto occuparsi di merda di cane
28 ottobre 2005 par (Open-Publishing)
di Franco Berardi Bifo
Questa mattina uscendo, proprio sulla porta di casa vedo un’enorme merda di cane. Rischio di pestarla e maledico il punk a bestia che ha portato il suo cane proprio qui. Poi ci ripenso e cerco di ragionare. L’argomento è di grande attualità, fu molto dibattuto già dai tempi del sindaco Vitali.
Guazzaloca fece grandi promesse poi largamente disattese. Anche Cofferati, se stiamo alle promesse, avrebbe dovuto occuparsi di merda di cane. Ma il problema persiste, (…) -
Milano : Lettera aperta sulla scuola di via Quaranta
27 ottobre 2005 par (Open-Publishing)
Una scuola egiziana come termometro dell’accoglienza di Milano
La vicenda dell’istituto di via Quaranta, fondato sei anni fa, in cui studiano circa 300 bambini esplode nello scorso mese di settembre. Dal Comune arriva la diffida a cominciare le lezioni, motivata dalle condizioni in cui verserebbe la sede, ritenuta inagibile. Ma una soluzione alternativa tarda ad arrivare. Alcuni genitori decidono di trasferire i propri figli nelle scuole pubbliche milanesi, altri scelgono di non mandare i (…) -
Bologna : parla Fabio Mussi, portavoce della Sinistra Ds
27 ottobre 2005 par (Open-Publishing)
Adelante Sergio, con juicio
"Il pericolo è che si identifichi seccamente illegalità e povertà, illegalità e immigrazione".
di Antonia Taddei
Dopo più di un anno trascorso come primo cittadino della città felsinea, Cofferati, a causa di alcune discutibili scelte, è entrato in rotta di collisione con ampie fasce della sinistra locale e nazionale. Dopo il divieto di vendita di alcolici nel centro superate le nove di sera, gli sgomberi di case occupate, la polemica sui lavavetri e la (…) -
BOLOGNA : NE’ GHETTI, NE’ CONTAINER
27 ottobre 2005 par (Open-Publishing)
di Commissione Immigrazione PRC
Speravamo fosse finito il tempo dell’accoglienza fatta di baracche, dei container e delle aree sosta.
Un volta, questa città, poteva vantare di essere una città accogliente e attenta alle questioni socali, mentre oggi la realtà è sempre più diversa.
Abbiamo già sperimentato l’accoglienza con le baracche e nelle aree sosta: fenomeno tutto Italiano che non si trova in nessun altro paese d’Europa!
L’abbiamo sperimentato quando arrivarono i primi rom dalla (…) -
La vecchia idea stalinista: se sei all’opposizione difendi i poveri, se sei al governo ritieni di poterli massacrare
21 ottobre 2005 par (Open-Publishing)
Cofferati rade al suolo la bidonville dei Rom Ruspe di sinistra? No, sindaco di destra
di Giorgio Cremaschi
Cosa fa un sindaco di sinistra di fronte a degli operai stranieri supersfruttati, che vivono in baracche? Cerca di aiutarli. Cosa fa un sindaco di destra? Manda le ruspe. Sergio Cofferati ha mandato le ruspe. Alle prime luci del mattino queste hanno spianato una povera bidonville di muratori rumeni, alle porte della civilissima Bologna. Così i bambini e le mogli, colti nel sonno e (…) -
Omofobia d’Italia - La repressione omosessuale nel Ventennio
19 ottobre 2005 par (Open-Publishing)
In questo ponderoso studioun giovane storico romano presenta la casistica sulla repressione omosessuale nel Ventennio.E «dimostra il carattere autarchico del culto fascista della virilità
di Piero Gelli
Per lungo tempo io, cresciuto e scolarizzato in epoca democristiana, ho pensato che il problema dell’omosessualità e della sua tolleranza in Italia non avesse mai superato la soglia di una generica ripulsa di origine soprattutto cattolica, persino durante il fascismo. «Che queste cose non (…)