Cronaca dalla periferia parigina in subbuglio da otto giorni. Dove si scoprono le varietà culturali dell’ibridazione e la dignità di coloro che si ribellano
di Rino Genovese e Federica Montevecchi, da Parigi
Sono francesi e hanno la pelle nera, ventidue anni e vivono a Bobigny. Parlano, Olivier e Henri, del loro perimetro di vita: cioè della banlieue dove l’asfalto delle grandi strade e le rotaie delle tranvie hanno eliminato il verde, che è stato però stranamente sopraelevato nel (…)
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Governi
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Parigi : la rivolta della ’’banlieue’’
5 novembre 2005 par (Open-Publishing)
3 commenti -
LA SOLITUDINE E IL CORAGGIO
5 novembre 2005 par (Open-Publishing)
di RICCARDO ORIOLES
"Me ne faccio poco di questi due, tre giorni di copertura mediatica. Me ne faccio poco della visita di Ciampi o del cordoglio politico. L’esperienza mi ha insegnato che poi tutti torneranno a casa propria, e della Calabria non gliene freghera’ di nuovo niente a nessuno. O solo per due-tre giorni l’anno".
L’assassinio del vicepresidente della Calabria Francesco Fortugno e’ pari per gravita’ a quello - vent’anni fa - di Piersanti Mattarella. Eppure, a poco piu’ di una (…) -
Parigi: rivolta non si ferma,si teme diffusione scontri
5 novembre 2005 par (Open-Publishing)
Bande di giovani hanno dato fuoco a centinaia di macchine nell’ottava notte di rivolta nei sobborghi a nord-est di Parigi, mentre per la prima volta gli scontri si sono diffusi in altre zone della capitale e in altre città francesi.
I funzionari locali hanno detto di aver perso al pazienza con il governo. Il primo ministro Dominique VIllepin e il suo rivale, il ministro dell’Interno Nicolas Sarkozy, hanno optato per il basso profilo dopo giorni di discussioni su come gestire la crisi.
La (…) -
Cofferati (timido) chiede legge e ordine. I giudici (spavaldi) incriminano 34 ragazzi
4 novembre 2005 par (Open-Publishing)
di Checchino Antonini
Gli "apaches" arrivano a Piazza Maggiore che è già tramontato il sole. Arrivano coi tamburi e i totem, arrivano urlando. Un cartello chiarisce: «Vogliamo tutto».
Sono usciti poco prima dalla "riserva" di Piazza Scaravilli, zona università. La riserva, naturalmente, è un’aula occupata. Il tam-tam si sente chiaro e forte dalla sala del Consiglio di Palazzo D’Accursio. Sotto, gli studenti rivivono, mettendola in scena, la carica del 28 ottobre con i manganelli che (…) -
Parigi, la banlieue incendiata dalla rivolta, Chirac: "Fermatevi!"
4 novembre 2005 par (Open-Publishing)
di Daniele Zaccaria
Il premier De Villepin ha convocato d’urgenza il Consiglio dei ministri, annullando una visita ufficiale in Canada. Il presidente Chirac ha lanciato un accorato appello per "calmare gli spiriti e far rispettare la legge in un clima di dialogo". Alla settima notte di scontri tra giovani delle periferie parigine e reparti antisommossa della polizia, la rivolta delle "banlieues", nata nelle cités degradate di Clichy-sous-bois, conquista nuovi quartieri-ghetto a nord della (…) -
NIGERGATE : I GIOCHI PERICOLOSI DI REPUBBLICA
3 novembre 2005 par (Open-Publishing)
2 commentiGigi Malabarba, capogruppo Prc al Senato e componente del Copaco, critica "i giochi pericolosi di Repubblica" sul Nigergate: "E’ curioso - dichiara - attaccare Bush e Berlusconi per la guerra in Iraq con gli argomenti (e le informazioni) dei falchi del Pentagono, utilizzati a piene mani nel feuilleton contro il Sismi che da un paio d’anni compare allegato al quotidiano di centrosinistra ’La Repubblica’.
Dopo i ’furbetti’ della squadra di Nicola Calipari, ora è la testa di Nicolò Pollari da (…) -
Quella di Cofferati è un’operazione sociale iniqua e reazionaria che non può essere tollerata
3 novembre 2005 par (Open-Publishing)
Bologna laboratorio per un nuovo "riformismo di governo"?
di Roberto Sconciaforni*
Il primo elemento che colpisce, nella discussione apertasi da mesi a Bologna sulla legalità, è la proiezione distorta delle diverse posizioni che viene offerta dagli organi di stampa e televisivi.
Sembra, infatti, che da una parte vi sia il sindaco Cofferati difensore della legalità e dall’altra chi sostiene uno stato di illegalità. In realtà, va chiarito subito che è inconcepibile affrontare una (…) -
Sunto del Nigergate
2 novembre 2005 par (Open-Publishing)
2 commentidi Viviana Vivarelli
Domanda: A chi li addebitiamo migliaia di morti e un paese distrutto?
Risposta: A un cialtrone di nome Rocco Martino.
Domanda: Lo chiediamo di nuovo. Rispondete bene: a un solo cialtrone di nome Rocco Martino?
Dichiarazione dello stesso: “Americani e italiani hanno lavorato insieme in un’opera di disinformazione”. Piu’ che disinformazione abbiamo una “menzogna” bene architettata, e, a costruirla, i due B, “il bellicoso” e “l’umanitario”, ci hanno messo del (…) -
Bologna: uso politico della drammatizzazione delle paure diffuse a fini di rilancio d’immagine
1 novembre 2005 par (Open-Publishing)
di Gino alias Ruvidus
Abbassare i toni e ragionare è l’invito che proviene dai politici DS. E’ ragionevole ma verosimilmente poco realistico questo invito in quanto il "motore" dei toni alti continua a rilanciare , senza alcuna intenzione di abbassarli. Tentiamo una ricostruzione "fantapolitica" , ma non troppo , di ciò che sarebbe successo, basata sulla ipotesi che il team del Cofferati abbia assunto come riferimento il "marketing della paura" come asse portante di questa "campagna"... (…) -
Il dipendente del Consiglio
1 novembre 2005 par (Open-Publishing)
Di Stefano Benni (il lupo)
"Il presidente Silvio non voleva la guerra in Iraq ma Bush non gli ha dato retta. Il presidente Silvio voleva sollevare l’economia ma gli imprenditori non hanno avuto fiducia in lui. Il presidente Silvio non voleva leggi ad personam ma qualcuno le ha fatte di nascosto. Il presidente Silvio non voleva toccare l’unità d’Italia ma la Lega lo ha fregato. Il presidente Silvio voleva un posto nel consiglio di sicurezza all’Onu ma il Giappone gli è passato davanti. Il (…)